Proseguono a ritmo serrato gli incontri tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini in vista della formazione del nuovo governo targato M5S e Lega. Le trattative sono molto complicate ed è per questo che, nelle ultime ore, si sono moltiplicati i retroscena sulle presunte frizioni tra i due leader ma, soprattutto, tra quello leghista e il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, preoccupato per le posizioni anti atlantiche espresse più volte in passato da Salvini. Quest’ultimo, intanto, in attesa di firmare il contratto di governo con Di Maio, elenca su Fb i 10 punti che, secondo lui, dovranno essere inseriti nell’accordo giallo-verde.

I 10 punti del contratto di governo secondo Salvini

In un post pubblicato nella giornata di ieri, 11 maggio, sul suo profilo ufficiale Facebook, Matteo Salvini elenca i 10 punti fondamentali che, a suo modo di vedere, dovranno essere per forza contenuti nel contratto di governo che la Lega si appresta a firmare insieme al M5S. Al primo posto, naturalmente, c’è la cancellazione della legge Fornero sulle pensioni. Sul secondo e terzo gradino del podio salviniano troviamo il taglio di tasse e burocrazia e la riduzione degli sbarchi di immigrati clandestini con conseguente aumento delle espulsioni. Al quarto posto c’è la necessità di ridare dignità al lavoro (Salvini non menziona il reddito di cittadinanza, ma il senso è quello).

Seguono il taglio di sprechi e privilegi, la difesa degli interessi dell’Italia in Europa, il riconoscimento di più autonomia alle comunità locali, la chiusura dei contenziosi tra cittadini ed Equitalia, un aiuto concreto ai disabili e, per finire, la garanzia del diritto alla legittima difesa.

Il veto posto da Mattarella sul leghista nei posti chiave di governo

le lodevoli intenzioni di Salvini rischiano però di andare a cozzare contro le pretese istituzionali del Quirinale. Come riportano diverse testate giornalistiche, tra cui Il Giornale, Sergio Mattarella sarebbe molto preoccupato dalle posizioni anti Nato espresse più volte in passato dal leader della Lega.

Per questo, scrive Adalberto Signore, l’inquilino del Colle avrebbe posto il veto sull’occupazione leghista di alcuni posti chiave di governo come la presidenza del Consiglio, la vicepresidenza, il ministero della Difesa e quello degli Esteri, dai quali “passano i dossier chiave della Politica estera”. Secondo il quotidiano berlusconiano, poi, Mattarella starebbe attendendo una “presa di posizione chiara, netta ed inequivocabile” sulla politica estera italiana da parte di Salvini in prima persona, allo scopo di rassicurare gli Usa sulla fedeltà del nostro Paese all’alleanza atlantica.