L’istituto DEMOPOLIS ha pubblicato nuovi Sondaggi politici. Se si andasse a votare oggi, quale sarebbe il consenso degli italiani nei confronti dei partiti? Ce lo mostra l’indagine effettuata nel corso di questa terza decade del mese di luglio. Il M5S torna a superare la soglia del 30%, per la precisione si attesta al 31%. Alle sue spalle rimane l’insidia della Lega (29%). Si conferma il brutto periodo di PD e Forza Italia. Il primo si trova al 17,8%, mentre il secondo non supera neppure la doppia cifra (9,5%). Decisamente più distanziati Fratelli d’Italia (3,5%) e Liberi e Uguali (2,6%).

Tutte le altre liste sono al di sotto del 2%. Le intenzioni di voto sono un po’ differenti da quelle mostrate da SWG in questa settimana.

SWG: allungo della Lega in vetta, crescono i piccoli partiti

Quest’altro istituto di ricerche, al contrario del primo di cui abbiamo appena avuto modo di guardare i dati, mostra al comando il partito di Matteo Salvini con il 30,7% (+0,6%). In flessione il Movimento 5 Stelle (-0,4%), che scivola al 29,3%. Nonostante tutto, l’area di Governo ottiene un ottimo 60% (+0,2%). Il terzo posto è occupato dal Partito Democratico (18,1%), che guadagna lo 0,1% rispetto alla volta scorsa. Si registra un brusco arretramento per il partito di Silvio Berlusconi (-0,5%), che scende al 7,9%.

Nell’area di CDX torna a sorridere FdI (+0,2%), che sale al 4,1%. Incrementano dello 0,1% sia Liberi e Uguali (2,6%), che Potere al Popolo (2%) e Più Europa (1,9%). Gli altri partiti raccolgono complessivamente il 3,4% (-0,3%).

NOTO: giovani disoccupati, precari e imprenditori bocciano decreto dignità

Nell’attesa di ricevere altri aggiornamenti sui sondaggi elettorali, vogliamo illustrarvi il pensiero degli italiani sul decreto dignità.

Dopo aver visto i giudizi dell’indagine di IPSOS, stavolta andiamo a guardare quanto rilevato in questi ultimi giorni da NOTO, che ha chiesto un’opinione, nello specifico a giovani disoccupati o precari, nonché agli imprenditori. Partiamo con il dire che oltre la metà di loro non ha un giudizio positivo. Il 58% dei disoccupati, ad esempio, ha espresso un parere negativo.

Lo stesso hanno fatto il 52% dei precari e il 64% degli imprenditori. Bisogna tenere in considerazione come appena il 30% dei disoccupati ha un’opinione positiva del decreto dignità. La percentuale è poco superiore tra i precari (32%), mentre è addirittura decisamente più bassa tra gli imprenditori (20%). La rimanente fetta riguarda persone di cui non c’è uno specifico giudizio sull’argomento.