La Ministra per il Sud, la pentastellata Barbara Lezzi, storicamente contraria al Tap, chiama in causa in un post su facebook il ministro dell'Interno ed alleato Matteo Salvini, che proprio ieri, da Cervia, elencava quelli che a suo dire sono i molti vantaggi del Tap stesso, primo fra tutti un taglio dei costi dell'energia stimato nel 10%. Rivolgendosi direttamente al collega ministro (il post inizia con 'Caro Matteo Salvini') Barbara Lezzi sostiene che l'Italia, soprattutto al sud, necessita di infrastrutture, passando poi ad un elenco dove i primi due posti sono occupati da strade e ferrovie.

Bisognerebbe poi, sempre secondo Lezzi, investire in università, scuola, energia pulita, recupero del dissesto idrogeologico, tutti investimenti che determinerebbero anche una crescita di posti di lavoro.

Grandi Opere: la risposta di Salvini

Alle esternazioni di Barbara Lezzi, evidentemente preoccupata di perdere il sostegno dell'ala più movimentista dei pentastellati, da sempre avversaria delle Grandi Opere, non tarda ad arrivare la risposta di Matteo Salvini. Il ministro dell'Interno si dice convinto che per Pedemontana, Terzo valico e Tap 'i benefici sono superiori ai costi'. Più prudente, invece, la valutazione di Salvini sulla Tav, per la quale bisognerà capire quali sarebbero esattamente i costi di un eventuale blocco dell'opera: se si parlasse di una cifra fra i 2 e i 4 miliardi di euro, allora l'opera andrebbe fatta.

Salvini non sembra tuttavia voler incendiare la polemica, anzi, intervenendo nuovamente sulla questione dalla festa della Lega Nord Piemonte afferma che le infrastrutture servono e che lui vuole andare avanti, riferendosi ai Cinque Stelle come a 'gente affidabile e concreta', con cui tuttavia è necessario, su qualche cosa, mettersi d'accordo.

Di Maio fiducioso: 'Con Salvini troveremo un accordo'

Getta acqua sul fuoco anche Luigi Di Maio, che si dice molto fiducioso di poter trovare un accordo con Salvini sulle Grandi Opere, dato che tra i due vicepremier c'è perfetta intesa e la Lega si è sempre dimostrata un alleato affidabile. Naturalmente, Di Maio non può dimenticare la sensibilità del proprio elettorato, infatti pur sottolineando di non aver alcun pregiudizio, ricorda subito che per costruire la Tav Torino-Lione bisognerebbe spendere 10 miliardi di euro, mentre i cittadini italiani, soprattutto nelle periferie, spesso non hanno strade, autobus e metropolitane. Se su questo tema lo scontro diverrà insanabile, o se al contrario prevarrà la linea di un accordo che salvi la maggioranza di governo, lo sapremo con tutta probabilità soltanto a settembre.