La cronaca nera ha recentemente riportato la notizia di due violenze sessuali compiute ai danni di due ragazze: una quindicenne a Jesolo e una turista diciannovenne a Rimini. Sui social, Gad Lerner ha messo in evidenza che, nonostante il reato consumato sia lo stesso, il ministro dell'Interno non pare aver dedicato la stessa attenzione e la stessa condanna del gesto in entrambi i casi.

Gad Lerner: 'Salvini ha twittato la sua indignazione solo in un caso. Indovinate quale?'

''Nelle stesse ore, due orribili casi di violenza contro giovani donne, a Jesolo e a Rimini - scrive Gad Lerner su Twitter- Nel primo è indagato un irregolare senegalese, nel secondo due allievi agenti di polizia.

Il ministro Matteo Salvini ha twittato la sua indignazione solo in un caso. Indovinate quale?''. E' con queste parole che il giornalista e conduttore televisivo critica la differenza di atteggiamento riservata da Salvini alle due recenti aggressioni. Il vicepremier, infatti, ha più volte dato visibilità alle notizie che vedevano come colpevoli di stupro degli immigrati, ancor più se questi non avevano regolare permesso di soggiorno o se presentavano precedenti penali. Quando un anno fa una turista polacca e una donna transessuale peruviana furono abusate da quattro stranieri, il leader della Lega disse che la giusta punizione sarebbe stata la castrazione chimica, posizione ribadita anche il mese scorso, in occasione di un altro stupro avvenuto a Piacenza.

Negli ultimi giorni, per i fatti accaduti a Jesolo, una nuova dura condanna, dove Matteo Salvini ha definito ''verme'' l'immigrato senegalese che ha commesso la violenza. Silenzio, invece, sul caso di Rimini, che vede indagati due allievi italiani della scuola di polizia di Brescia. Una critica affine a quella di Gad Lerner, che esprimeva lo stesso concetto ma utilizzava espressioni più crude, era stata sollevata anche dal quotidiano spagnolo El periodico.

La testata, infatti, in un articolo affermava che ''Il ministro xenofobo ha spesso sfruttato la nazionalità delle persone coinvolte in atti criminali per promuovere la retorica razzista''.

Nel frattempo, le indagini sui due aspiranti agenti proseguono

Gli aspiranti poliziotti, due giovani siciliani di 21 e 23 anni, sono tutt'ora nel registro degli indagati della Procura di Rimini.

La turista abusata, ora rientrata in Germania, ha sporto denuncia e testimoniato la sua versione dei fatti in Questura. I due allievi, di conseguenza interrogati, hanno ammesso l'avvenuta consumazione di un rapporto, seppur affermando che la ragazza sarebbe stata consenziente. La scuola di polizia, venuta a conoscenza dell'accaduto, ha provveduto con la sospensione dei due giovani e non esiterà ad espellerli nel caso in cui le accuse dovessero essere confermate.