Laura Boldrini è convinta che l’unico modo per risollevare la sinistra italiana, in crisi di consensi e di identità, sia quello di presentare una lista unitaria fin dalle prossime elezioni Europee, fissate per il maggio 2019. Il suo appello all’unità delle forze cosiddette ‘di sinistra’ era arrivato già alla fine di agosto, durante e immediatamente dopo la manifestazione convocata in piazza San Babila a Milano per protestare contro l’incontro tra i ‘sovranisti’ Matteo Salvini e Viktor Orban (premier ungherese). Invocazione rilanciata poche ore dopo, il 1 settembre, attraverso il suo profilo Twitter con un cinguettio il cui hashtag di chiusura era #ListaUnitariaEuropea.

Peccato che l’acronimo LUE nel linguaggio medico sia sinonimo di sifilide (una malattia venerea) e che derivi da un termine latino che significa ‘pestilenza’ o ‘epidemia’. Logico che la Boldrini dovesse finire ancora una volta sotto al fuoco di fila dei ‘leoni da tastiera’ del web.

L’appello all’unità della sinistra lanciato dalla Boldrini

Il primo appello ‘ufficiale’ ai movimenti politici di sinistra per presentare un simbolo unitario alle elezioni Europee del maggio prossimo, Laura Boldrini lo aveva lanciato da piazza San Babila, a Milano, parlando di “lista innovativa” e “senza simboli di partito”. Una nuova forza Politica che avrebbe dovuto nascere intorno a “5 punti” fondamentali, non meglio specificati dall’ex presidente della Camera.

Una accorata richiesta, accolta per la verità abbastanza freddamente sia dalle parti del Pd che di Leu (suo attuale partito), ma anche dalle altre forze extraparlamentari appartenenti all’universo della sinistra italiana.

Il tweet in favore di una ‘lista unitaria’

La Boldrini, però, non si è data per vinta, rinnovando la proposta via social network.

“Che ne dite se, per sfidare la destra - ha scritto su Twitter il 1 settembre facendo riferimento alle Europee - i partiti progressisti rinunciassero ai propri simboli per dare vita a una lista unitaria nel segno dell’apertura e dell’innovazione?”. Tweet poi completato, come detto, con l’hashtag #ListaUnitariaEuropea, scritto con tre lettere maiuscole.

Il significato dell’acronimo LUE

Il fatto probabilmente imbarazzante per Laura Boldrini è che, come recita il vocabolario Treccani, la parola lue deriva dal latino lues che significa letteralmente “morbo, pestilenza, epidemia, contagio”. Ma non solo, perché nel linguaggio medico, aggiunge la Treccani, LUE è sinonimo di sifilide, in quanto malattia venerea “contagiosa”. Inoltre, parlando in senso figurato e letterale, lue significa “peste, sventura, diffusione di false dottrine”. Un termine utilizzato persino da geni della letteratura come Ludovico Ariosto.