Un Fronte repubblicano per battere i populisti e i nazionalisti, è questa la proposta di Carlo Calenda in vista delle Elezioni Europee della primavera 2019. Una tornata elettorale a cui l'ex ministro dello Sviluppo Economico ha dato la propria disponibilità a candidarsi a patto che appunto si crei un fronte molto ampio che metta insieme pezzi provenienti da ambienti molto diversi, tutti uniti dall'obiettivo di impedire la vittoria delle forze anti-europee.

'Un fronte repubblicano col PD, un pezzo di sinistra, i sindaci di Pizzarotti e i moderati'

Calenda infatti, intervenendo presso l'associazione della Stampa Estera in Italia, in via dell'Umiltà a Roma, nel pomeriggio di questo 19 settembre ha detto: "Sto cercando di costruire per le europee un fronte repubblicano con il Pd, un pezzo della sinistra, movimenti come quello dei sindaci di Pizzarotti ma anche con i moderati". Qualora questo fronte nascesse, Carlo Calenda sarebbe appunto disposto a scendere direttamente in campo per provare a essere eletto al Parlamento europeo.

Una proposta che concretamente sul piano elettorale si tradurrebbe (visto che per legge non sono ammesse le coalizioni e lo sbarramento al 4% incentiva molto l'unità fra le varie formazioni), di fatto in una grande lista che andrebbe ben oltre l'attuale PD.

E che, provando a interpretare le parole dell'ex ministro dovrebbe tener dentro, oltre all'attuale Partito Democratico, anche il gruppo politico Italia in Comune formato da Federico Pizzarotti, sindaco di Parma, ex Movimento 5 Stelle e da alcuni altri "primi cittadini" di vari comuni italiani. Un progetto che, secondo Calenda dovrebbe comprendere anche i "moderati" e quindi, con ogni probabilità gli alleati del PD alle elezioni politiche, ad esempio il movimento della ex ministra della Salute Beatrice Lorenzin, e perché no anche +Europa di Emma Bonino.

E quando Calenda parla di "un pezzo della sinistra" non resta che pensare alle parole ripetute più volte da Laura Boldrini nelle ultime settimane: "Alle Europee serve una lista unitaria di tutti i progressisti".

Calenda: 'Vorrei Roberta Pinotti segretaria PD, sono grato a Renzi ma a un certo punto siamo diventati arroganti'

Calenda si è anche soffermato sul prossimo congresso del PD, proponendo come futura leader la ex ministra della Difesa Roberta Pinotti.

Lo ha fatto affermando: "Nel Pd va creata una segreteria costituente di persone che hanno una voce pubblica forte, che marchino i ministri di questo governo, facendo un'opposizione intelligente. A me piacerebbe Roberta Pinotti come segretario del Partito Democratico, la voterei anche domani mattina".

Calenda ha anche parlato dell'ex Premier Matteo Renzi: "Con lui ho parlato per tanto tempo, mi scambio messaggi su whatsapp, ho gratitudine verso di lui per avermi permesso di fare il ministro: lui in alcuni casi si è aspettato più fedeltà che lealtà. Io penso di essere sempre stato leale. Il governo Renzi ha fatto molto bene, ma un certo punto abbiamo perso il contatto con la realtà e siamo diventati arroganti".

Sarà curioso vedere quali saranno le reazioni nel Partito Democratico, ma anche fra gli altri soggetti potenzialmente interessati, a questa proposta di Carlo Calenda. La quale viene poche ore dopo le parole del segretario del PD Maurizio Martina, il quale ha proposto, sul piano europeo, la necessità di un'alleanza che vada da Macron fino a Tsipras, passando per la grande famiglia del Partito Socialista Europeo.