Il Presidente della Repubblica entra nella questione che, negli ultimi giorni, sta interessando il Ministro dell'Interno Matteo Salvini e le "toghe italiane". Lo fa con le parole di chi deve farsi garante della Costituzione e allo stesso tempo non sembra vedere di buon occhio che il capo del Viminale finisca al centro di una querelle con chi, invece, la Legge la applica. Mattarella non cita mai il leader della Lega, ma non serve un grande sforzo per capire che al centro del suo pensiero ci sia proprio lui che nei giorni scorsi aveva postato un video sui social network in cui mostrava un avviso di garanzia e diceva di non avere paura grazie al vasto consenso popolare che lo contraddistingue negli ultimi tempi.

Mattarella: 'Nel nostro ordinamento non esistono giudici elettivi'

L'avviso di garanzia arrivato a Matteo Salvini nell'ambito della gestione della questione della nave Diciotti ha fatto rumore. Ancor di più la sua reazione, quasi sprezzante del provvedimento in virtù di quello che sembra essere un consenso crescente nei confronti del suo operato. Proprio per questo motivo il presidente della Repubblica Mattarella ha inteso sottolineare che non esistono giudici elettivi, ma legittimati dalla Costituzione. "Nessuno - ha detto - è al di sopra della legge, neppure gli esponenti politici. Il rispetto delle regole è rispetto della democrazia". Sembrano, dunque, per certi versi ritornare gli spettri di un feeling non ai massimi livelli possibili tra Mattarella e il Ministro dell'Interno, ricordando come fossero state fortissime le polemiche relative al mancato accordo sul nome di Savona come Ministro dell'Economia, in quanto troppo anti-europeista.

Mattarella parla nel centenario della nascita di Oscar Luigi Scalfaro

L'occasione in cui Mattarella si è espresso è stato il centenario della nascita di Oscar Luigi Scalfaro. Proprio l'ex presidente della Repubblica rappresenta una figura che più volte ha ribadito la necessità di rispettare le regole che "valgono per tutti, senza aree di privilegio per nessuno, neppure se investito di pubbliche funzioni, neppure per esponenti politici".

Tuttavia, pur facendo meno notizia, Mattarella non manca di riservare moniti alle toghe affermando con forza che la magistratura non deve mai operare dando l'impressione di subire una contaminazione politica. Si attende quella che potrebbe essere una replica di Salvini.