Lo scontro è iniziato alcuni giorni fa, quando Pif (pseudonimo di Pierfrancesco Diliberto) ha deciso di inoltrare un messaggio al ministro dell'Interno. ''Io voglio un ministro che dica 'abbiamo abbattuto una casa abusiva', non 'una casa abusiva dei sinti'' aveva affermato il regista, ricevendo in cambio un duro tweet del vicepremier Matteo Salvini. Oggi, Pif ha pubblicato un video in cui replica e chiarisce la propria posizione, aggiungendo che ''La 'ndrangeta si sta mangiando l'Italia''.

Il primo botta e risposta tra Pif e Salvini

"Io non voglio un ministro dell'Interno che dica: 'abbiamo abbattuto una casa abusiva dei sinti'.

Io voglio un ministro che dica: 'abbiamo abbattuto una casa abusiva, punto! Nel momento in cui fai una differenza di razze, sei un razzista" si legge sull'Huffingtonpost, dove è stato riportato il parere del regista. Pif ha quindi invitato Matteo Salvini a contrastare l'abusivismo a prescindere dell'origine o dell'appartenenza etnica del colpevole, augurandosi che così come annuncia con orgoglio l'abbattimento un di immobile di nomadi, presti la stessa attenzione alle case abusive costruite da italiani. In seguito, ha anche citato l'ex ministro Alfano, dichiarando ironicamente che ''in confronto, Angelino era Winston Churchill'' e che lo starebbe ''rivalutando''. Riguardo alla sinistra, invece, ha criticato le mancanze che sta creando, al punto di vederne solo ''il vuoto''.

Il vicepremier Matteo Salvini, per tutta risposta, ha scritto un tweet in cui ha affermato: ''Secondo l’amico del Pd io sarei 'razzista' perché dico 'campo Rom': dovrei dire solo 'campo'. E rimpiange quel genio di Alfano... Quanta ipocrisia, poi a sinistra si chiedono perché la gente ha smesso di votarli. Di sicuro non tacerò''.

Pif chiarisce e rilancia: 'La 'ndrangheta fa più danni degli immigrati'

Nel video pubblicato questo pomeriggio, Pif riassume la vicenda sopracitata e ribatte: ''Ministro, io non la sto criticando perchè ha abbattuto una casa abusiva dei sinti, non le sto dicendo 'No, quella dei sinti no', anzi, rilanciavo 'Vada anche a Licata', dove qualche anno fa c'è stato un sindaco sfiduciato perchè doveva abbattere delle ville abusive.

[Si trattava] di seconde case, per le vacanze, non prime case di necessità. Io sono più legalitario di lei, perchè voglio che la legge sia applicata a tutti''. A questo punto, però, il regista ammette un pregio a favore di Matteo Salvini, dicendo che ''ha saputo cogliere delle ingiustizie sociali'' e che lui gli contesta solo ''le soluzioni, perchè quando si crea una guerra tra poveri a perdere sono soltanto i poveri''. ''I colpevoli di queste ingiustizie - prosegue- sono chi ci ha governato in questi anni. E lei, ministro, li conosce, perchè lei c'era. Ha iniziato a fare Politica nel '93 e non ha più smesso, ma io non le contesto nemmeno questo''. In fondo, dice Pif, ''io e lei, siamo uguali.

Si ricorda quando contestava gli autovelox a Milano e li copriva con degli scatoloni? Quando ha lanciato delle uova a Massimo D'alema durante un comizio? O quando diceva 'il tricolore non mi rappresenta'? Io, come lei, non riesco a non dire la mia quando c'è qualcosa che secondo me va contestato. Vogliamo stabilire che gli immigrati sono un'emergenza? Mi fido di lei, però diamo priorità alle emergenze di questo Paese. La 'ndrangheta, per esempio, fa più danni degli immigrati. La 'ndrangheta si sta mangiando l'Italia. Lei è riuscito ad andare a Rosarno, in Calabria, a fare un comizio elettorale e ha parlato solo di baraccopoli. Non ha parlato di 'ndrangheta, [...] che probabilmente gestisce anche la baraccopoli''. Infine, per concludere, ha ringraziato per l'attenzione dedicatagli e ha rinnovato il suo invito a vedere presto un selfie del ministro con le ville abusive di Licata, ''tutte demolite''.