Cécile Kyenge torna ad attaccare il governo M5S-Lega sul tema del presunto razzismo che, secondo l’ONU, sarebbe in aumento del nostro Paese. L’ex ministro dell’Integrazione del governo Letta, oggi europarlamentare del Pd, parla di “decisione credibile” in riferimento alle dichiarazioni rilasciate ieri dall’Alto commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite, la cilena Michelle Bachelet. La Kyenge è anche convinta che l’Onu non ce l’abbia con l’Italia, ma solo con i “metodi di paura” utilizzati da Matteo Salvini e dai suoi alleati. Il nome del ministro dell’Interno non viene mai pronunciato direttamente, ma è chiaro il riferimento a lui quando cita la “spregiudicatezza” con cui è stato dato avvio ad una “guerra tra poveri”.

La decisione presa da Michelle Bachelet è ‘credibile’

“Che ne pensa di questo allarme razzismo lanciato dall’Onu per quanto riguarda l’Italia e soprattutto della decisione dell’Alto commissario, Michelle Bachelet, di inviare degli ispettori nel nostro Paese?”, domanda a Cécile Kyenge il conduttore della trasmissione ‘Ho scelto Cusano - Dentro la notizia’, andata in onda questa mattina, 11 settembre, su Radio Cusano Campus e di cui l’ex ministro era ospite. La risposta della Kyenge è diretta e precisa: “Io credo che sia una decisione credibile perché, soprattutto da quando si è insediato questo governo, penso che ci siano tutti i motivi per poter allarmarsi. È chiaro che oggi la percezione che i migranti siano tanti, la percezione che hanno in Italia le persone”, che i migranti cioè rappresentino un pericolo, “è aumentata rispetto al passato.

Questa percezione è aumentata anche e soprattutto dietro le dichiarazioni (sic) di molte persone che siedono all’interno delle Istituzioni. E secondo me hanno responsabilità per la spregiudicatezza con cui hanno trattato alcuni temi”.

‘Da quando si è insediato il governo sono aumentati i casi di violenza’

“Ci vuole responsabilità - prosegue nel suo intervento la Politica, vittima in passato di numerosi attacchi web a sfondo razzista - perché non si può dire che l’Italia non sia in difficoltà per quello che riguarda la crisi economica.

Ma l’associazione che si è fatta tra la crisi economica che ha colpito tutti, italiani e stranieri, e il disagio delle politiche economiche mancate, con l’arrivo dei migranti credo sia fuorviante". E il governo M5S-Lega, attacca, incvece di fornire "risposte concrete", ha cercato un "capro espiatorio", dando praticamente il via ad una "guerra tra poveri".

Comunque sia, accusa, "è lampante agli occhi di tutti che, da quando si è insediato il governo, sono aumentati anche i casi di violenza”.

‘Se l’Italia può camminare a testa alta non lo deve a questo governo’

“Il governo italiano ha definito l’allarme dell’Onu ingiusto e infondato, ricordando anche quanto l’Italia abbia fatto finora sul fronte dell’accoglienza dei migranti”, la incalza il conduttore. “Cerchiamo di non confondere molte cose - gli risponde piccata la Kyenge - perché l’Italia che ha fatto tanto e che è fiera di quello che si è fatto e che va avanti con la testa alta, non è di certo questo governo. Sono altri governi che avevano un approccio completamente diverso. Sono i governi che avevano portato avanti ‘Mare Nostrum’, dado una lezione all’Europa attraverso l'accoglienza diffusa.

Il governo di oggi può solo continuare a dire ‘l’Italia ha fatto tanto’, ma l’unica cosa che ha fatto è stato bloccare i porti”. Ma attenzione, conclude l’europarlamentare Pd, perché l’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Michelle Bachelet “non ha puntato il dito contro periodi diversi, ma contro i metodi utilizzati (dal governo attuale ndr), metodi di paura del non rispetto nemmeno delle convenzioni ratificate dall’Italia, nemmeno il rispetto dei diritti umani, che hanno messo la persona in fondo alla lista delle loro priorità. Ricordiamoci che se l’Italia può camminare con la testa alta di certo non lo deve a questo governo”.