Matteo Savlini e Luigi Di Maio: la strana coppia di vicepremier. Fino a qualche mese fa nessuno avrebbe pensato a un governo con entrambi vicepremier. Il contratto, Giuseppe Conte e una serie di punti concordati sul mandato potrebbero non essere gli unici punti in comune tra i due che mai sembrava potessero viaggiare in una stessa direzione: il leader della Lega, in occasione di recenti dichiarazioni, ha avuto parole di apprezzamento nei confronti del collega, non lesinando tuttavia qualche frecciata nei confronti di altri esponenti del Movimento Cinque Stelle, quasi voler sottolineare che parlare di alleanza tra i due partiti è un qualcosa di azzardato.

Le parole di Di Maio su Salvini

Matteo Salvini governa con il Movimento Cinque Stelle, ma resta pur sempre un alleato di Fratelli d'Italia e Forza Italia. Intervenuto nel corso di Atreju, manifestazione in orbita al partito di Giorgia Meloni, ha provato a dimostrare di non essersi dimenticato di nessuna delle due cose. La dimostrazione arriva dalle parole di elogio riservate al Ministro del Lavoro Luigi Di Maio. Il leader della Lega ha detto di non averci mai scambiato delle parole fino al maggio scorso e di aver trovato una persona di parola, onesta e sincera. Parole di stima non certo scontate, ma che allo stesso tempo vengono accompagnate da una frecciata verso altri esponenti pentastellati.

"Con lui - ha detto -sto lavorando bene, con altri del Movimento Cinque Stelle no". Dichiarazioni che, evidentemente, dimostrano come non manchino all'interno del Governo, o comunque dell'attuale maggioranza, anime che si discostano da quello che è il pensiero di Salvini e della Lega. Basti pensare, ad esempio, al fatto che Fico non ha mai fatto mistero di non gradire quella che è la politica adottata da Salvini nei confronti dei migranti e delle Ong.

Le parole riservate al Sindaco di Roma Virginia Raggi, tra l'altro, non sono affatto tenere quando sottolinea che i romani, da lei, si aspettassero molto di più e lo specchio della situazione sarebbe rappresentato da strade che fanno assomigliare un percorso in strada ad un rally con probabile riferimento alle buche.

Niente 'doppio forno' per Salvini

Gli incontri tra Salvini e Berlusconi avevano allarmato qualcuno sul fatto che Salvini potesse fare il gioco del "doppio forno". Il Ministro dell'Interno, invece, racconta come i suoi appuntamenti con il Cavaliere rappresentino soltanto l'occasione per stabilire degli accordi da sviluppare a livello locale per concorrere alle elezioni "territoriali". Parole importanti, inoltre, quelle riservate a Fratelli D'Italia che, nelle idee del leader della Lega, a differenza del movimento forzista, avrebbe potuto tranquillamente fare parte di questo governo, alla luce di tante battaglie condivise con Giorgia Meloni e i "suoi".