Matteo Salvini tiene molto al suo decreto sicurezza. E' pronto a difenderlo a spada tratta e ad accompagnarlo passo per passo con la convinzione che lo caratterizza nelle sue manovre politiche. Sa bene che buona parte del suo consenso nasce dalla capacità di essersi fatto consegnare un mandato da una larga parte dell'elettorato affinché si trovi un sistema per placare il radicato di senso di insicurezza che molti italiani, secondo i sondaggi, hanno detto di avere. E dinnanzi all'ennesimo attacco non si scompone, anzi dedica un post piuttosto ironico alla cosa.

Tra gli ultimi a contestare il decreto è stata l'Anpi, l'associazione nazionale partigiani italiani.

L'Anpi parla di "apartheid giuridico"

Non serve un grande sforzo intellettuale per capire che il decreto sicurezza non sia "qualcosa di sinistra". La logica conseguenza è che associazioni, in qualche modo collegate a un universo diverso da quello destroide, non lo vedano di buon occhio. A confermare questa tesi è arrivata l'uscita di Carla Nespolo, presidente dell'Associazione Nazionale Partigiani Italiani. La leader dell'Anpi ha avuto modo di evidenziare come l'approvazione del decreto rappresenti uno stravolgimento della costituzione. L'Italia, secondo l'opinione espressa, entrerebbe in una sorta "di apartheid giuridico".

La Nespolo definisce "incredibile" che sia potuto accadere qualcosa di simile, considerato che, in tal modo, sarebbe stato sferrato "un colpo così pesante al diritto d'asilo, all'accoglienza e all'integrazione". Un affondo molto deciso che, però, come detto non scompone la posizione di Matteo Salvini.

Salvini ha replicato duramente su Facebook

Le parole di Carla Nespolo sono state riportate da un articolo dell'edizione on line di Repubblica, postato da Salvini sul suo profilo Facebook. A commento di ciò il leader del Viminale si è espresso in termini piuttosto duri. Salvini definisce i menbri dell' Anpi "nostalgici delle bandiere rosse" che "invocano la resistenza civile".

Parole, in un certo senso, forti, a cui il capo politico della Lega replica con un ironico: "Che paura!". L'incubo apartheid non sembra un problema che riguarda il ministro che, invece, definisce tali quelli che erano i governi della sinistra, ormai "cacciati dagli italiani". "Ora - ha evidenziato - tornano finalmente ordine e rispetto. La pacchia è stra-finita".

Ecco il post: