Il calcio, soprattutto in Italia, è una cosa seria. Lo è per il volume di soldi che muove, ma a volte sfocia in ambiti a cui non dovrebbe mai appartenere. Quelli della cronaca che oggi parlano di un morto dopo Inter-Napoli investito da un suv nella concitazione derivante dalla manifestazione violenta della contrapposizione di due tifoserie. A ciò si aggiungono le polemiche relative al razzismo palesato nei confronti del difensore del Napoli Koulibaly.

Inevitabile l'apertura di un dibattito anche sul fronte politico che porta gli opinionisti a chiamare in causa un ministro del'Interno che, pur godendo di ampio consenso, negli ultimi mesi è finito nell'occhio del ciclone anche per aver partecipato ad una festa del tifo organizzato del Milan.

Gad Lerner chiama in causa la Lega

Il giornalista Gad Lerner, mai tenero nei confronti di Matteo Salvini, è intervenuto ai microfoni del canale Youtube Fanpage che fa parte del circuito della seguitissima testata. "Sono costernato, perchè - rivela - ieri ero allo stadio e non sapevo degli scontri fuori".

"Sapevo, però - prosegue - che ancora una volta si era riproposto da parte di una minoranza dei nostri ultras questa molteplice forma di odio nei confronti dei meridionali, delle persone di colore e degli ebrei che non può essere in alcun modo tollerata e che non c'ero quando andavo da giovane".

Bisognerebbe chiedersi, secondo Lerner, chi si è inventato questo disprezzo contro i napoletani e chi li ha propagandati dell'alto come se fossero politica e non schifezza.

Si tratterebbe, secondo il giornalista, di qualcosa che non può essere catalogato come in arrivo dall'alto. Ed è inevitabile che a quel punto ci sia una punzecchiatura nei confronti della Lega e di Matteo Salvini: "Credo ci siano squadristi organizzati da entrambe le parti, con agguati predisposti e gente che arrivava in incognito.

Il fatto che questo assuma la forma di settentrionali contro meridionali è una triste eredità della politica degli ultimi anni e decenni. La Lega è il partito che da più tempo siede da più tempo nel nostro Parlamento".

L'attacco a Salvini diventa diretto

"Ci sono potenti - attacca - che si sono fatti strada con questi messaggi di razzismo che, dentro gli stadi, si incendia come è successo ieri".

A quel punto la frecciata a Salvini diventa diretta: "Occorre che il ministro della Nutella smetta i panni degli ultras e riconosca le gravi responsabilità che porta sin da quando si faceva riprendere canticchiando che i napoletani puzzano".