L'arresto dell'ex terrorista Cesare Battisti che, questa mattina è atterrato all'aeroporto di Ciampino, è stata l'occasione che ha dato spunto a Giuseppe Fioroni, ex Presidente della Commissione Parlamentare d'Inchiesta sulla strage di Via Fani, per inviare una lettera aperta al Governo M5S-Lega affinché, dopo questo importante risultato, si attivi con il governo del Nicaragua per ottenere l'estradizione dell'ex appartenente alle Brigate Rosse Alessio Casimirri. Lo scopo, ovviamente, sarebbe quello di arrivare finalmente alla verità sul sequestro e omicidio di Aldo Moro.

Chi è Alessio Casimirri

Alessio Casimirri entra a far parte delle Brigate Rosse nel 1977, dopo aver militato in diverse organizzazioni dell'estrema sinistra romana come, ad esempio, Potere Operaio. All'interno della gerarchia brigatista viene conosciuto anche con il nome di battaglia di Camillo. Prende parte al sequestro del Presidente della DC Aldo Moro e, insieme a Alvaro Lojacono (nome di battaglia Otello) svolge un ruolo di copertura nel sequestro. In quell'occasione, il 16 marzo 1978 persero la vita i carabinieri della scorta Domenico Ricci e Oreste Leonardi oltre alle Guardie di Pubblica Sicurezza Raffaele Iozzino, Giulio Rivera e Francesco Zizzi.

E' infatti lui che, con una 128 bianca, blocca le due auto che trasportano Aldo Moro e la sua scorta.

Inoltre, è ancora lui l'esecutore materiale dell'omicidio del giudice Girolamo Tartaglione, commesso dalle Brigate Rosse il 10 ottobre 1978.

Casimirri, che oggi ha 67 anni, risulta latitante dal 1982, anche se è stato successivamente individuato in Nicaragua dove, dopo aver sposato Raquel Garcia Jarquin, ha acquisito la cittadinanza nicaraguense.

Inoltre, Casimirri, per il suo passato di lotta contro i Gruppi Armati Contro-rivoluzionari nicaraguensi "Contras" ha intessuto solide amicizie che hanno fatto fallire qualunque tentativo dei precedenti governi italiani di ottenere l'estradizione dal Nicaragua.

La Lettera di Fioroni

Ora con l'arresto di Cesare Battisti il "clima" che ha favorito questi personaggi potrebbe essere cambiato.

Ecco perché l'ex parlamentare del Pd ha scritto sia al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, sia ai due Vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio ma anche al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede per chiedere che aumentino la pressione sul governo del Nicaragua al fine di ottenere l'estradizione dell'ex Brigatista.

Casimirri, infatti, è l'unico latitante del sequestro Moro che non ha mai scontato un giorno di carcere nonostante sia stato condannato in contumacia a ben sei ergastoli. Fioroni ribadisce che l'estradizione di Casimirri rivestirebbe una "straordinaria importanza" in particolare perché costui sarebbe l'unico in grado di fare luce sugli aspetti ancora oscuri del caso Moro. Inoltre, l'ex esponente della Margherita, rifacendosi ai risultati delle indagini condotte dalla Commissione d'Inchiesta parlamentare da lui presieduta, sostiene che la rete di protezione che, fino ad oggi, ha impedito l'estradizione del Brigatista va ben oltre le sue entrature nel regime sandinista.

Secondo Fioroni Casimirri deve aver goduto di una speciale protezione anche all'interno del nostro Paese.

Fino ad oggi, i tentativi effettuati per ottenere l'estradizione dal Nicaragua di Alessio Casimirri sono stati in tutto tre. L'ultimo dei quali proprio ad opera della Commissione Moro 2 presieduta da Giuseppe Fioroni pochi anni fa. Comunque questa di Fioroni non è stata l'unica iniziativa in tal senso. Anche il capogruppo della Lega Nord alla Camera, Riccardo Molinari, ha annunciato che a breve dovrebbe essere presentata una mozione al Governo per chiedere l'estradizione degli oltre 50 terroristi condannati in via definitiva e latitanti in paesi come il Nicaragua, l'Argentina, la Libia, l'Angola ma anche nella Francia di Emmanuel Macron.