Dopo un lavoro di mesi durante la scorsa legislatura, il senatore del M5S Matteo Mantero ha presentato in Senato un disegno di legge per la legalizzazione della cannabis. Il ddl prevede la libera coltivazione, lavorazione e vendita della cannabis e di ogni prodotto derivato. La legalizzazione della cannabis, dice il senatore Mantero, consentirebbe di contrastare il mercato illegale che gira intorno all'infiorescenza. Oggi infatti le organizzazioni criminali controllano la produzione, la trasformazione e la vendita di ogni tipo di sostanza proibita.

Legalizzarla significherebbe abbattere i costi legati alla repressione penale del fenomeno, riducendo una parte dei profitti criminali derivati dal mercato nero della pianta.

I numeri della cannabis

Secondo le stime, il business complessivo del narcotraffico nel mondo si attesta a 560 miliardi di euro l'anno. La stima italiana parla di 30 miliardi di euro, pari al 2% del Pil nazionale. Numeri che confermano la necessità della lotta al narcotraffico. Secondo il senatore pentastellato, chi si oppone alla sua legalizzazione sta difendendo, anche inconsapevolmente, gli interessi delle organizzazioni criminali.

Per sostenere il suo progetto di legge, Mantero ha chiamato in causa la Direzione Nazionale Antimafia che, nella relazione annuale del 2016 e in quella del 2017, ha parlato di fallimento delle politiche proibizionistiche.

Politiche abbandonate anche da molti Stati americani come il Colorado, Washington, Oregon e Alaska e il Distretto di Columbia. Anche in Europa, dopo Amsterdam, anche la Spagna ha visto nascere i Cannabis Club. Paesi che non hanno visto né crescere il consumo della cannabis né aumentare l'impatto sociale e sanitario legato al consumo.

Secondo il senatore cinquestelle, un altro lato positivo della legalizzazione della cannabis sarebbe controllare tutta la filiera. Il mercato illegale di prodotti potenzialmente nocivi si trasferirebbe su un mercato controllato e quindi su prodotti coltivati e trasformati nel rispetto della Salute pubblica. A sostegno del ddl Mantero si sono schierati l'Associazione Luca Coscioni e i Radicali Italiani.

I dettagli del ddl

Il ddl presentato da Mantero prevede tre punti fondamentali che vertono sulla quantità di cannabis da coltivare, sulla quantità legale di detenzione e sulla tipologia della sostanza. Sarebbe consentita la coltivazione della cannabis fino a tre piante in forma individuale oppure associata fino ad un massimo di 30 persone. Un numero maggiore di associati prevede la comunicazione alla Prefettura.

E' possibile avere fino a 15 grammi di cannabis in casa e un massimo di 5 grammi fuori casa. Verrà inoltre modificata la legge sulle infiorescenze per uso tecnico, quelle che attualmente si trovano negli "shop di cannabis light", innalzando fino all' 1% la quantità legale di thc (tetraidrocannabinolo). Il disegno di legge disciplina anche le condotte illecite differenziando la pena secondo la tipologia della sostanza.