Dopo qualche giorno di pausa legato alle festività natalizie, in Francia la protesta dei gilet gialli torna più aggressiva che mai e continua a fare proseliti nonostante la demonizzazione del movimento tentata dalle autorità francesi e dalla quasi totalità dei mass media globali. Decine e decine di migliaia di persone hanno manifestato sabato scorso nelle città transalpine e non sono mancati nemmeno scontri, violenze e feriti. L’irruzione di una ruspa nel cortile del ministero dei Rapporti con il parlamento, poi, ha letteralmente scioccato il presidente Emmanuel Macron che ha promesso ‘vendetta’ contro i violenti.

A difendere i gilet gialli, insomma, a parte vastissimi strati dei ceti popolari, sono rimasti pochi intellettuali, come nel caso dell’italiano Diego Fusaro, filosofo marxista e assolutamente anticapitalista il quale, stavolta, se la prende con la pseudo sinistra che non sa fare altro che “difendere il modello antropologico capitalista”.

Diego Fusaro esalta i gilet gialli

Dell’incessante produzione di articoli e testi di Diego Fusaro, fanno parte anche due post pubblicati recentemente dal filosofo nemico giurato di quello che lui stesso definisce “turbocapitalismo”. Il primo è apparso sabato scorso sul quotidiano online affaritaliani, dove il seguace di Hegel tiene la rubrica Lampi del pensiero.

Nel breve post Fusaro racconta esultante il ritorno in piazza dei gilet gialli, che lui appella con il termine “giubbe”, i quali non hanno paura di affrontare i gendarmi francesi mediante l’uso della violenza. “Io non legittimo le giubbe gialle - scrive Fusaro - le esalto”. Secondo lui, infatti, ciò che sta avvenendo in Francia è solo l’inizio della “rivolta contro il turbocapitalismo”.

Ci troviamo infatti di fronte ad una “riscossa nazionale e popolare” per la quale i cosiddetti “globocrati della finanza” devono “tremare”. Insomma, la speranza di Fusaro è che il “popolo francese” diventi un “maestro di sollevazioni dal basso” per tutto il continente europeo contro i “signori dell’aristocrazia finanziaria”.

Contro le ‘sinistre fucsia’ traditrici di Gramsci

In un successivo post, pubblicato questa mattina sulla sua pagina Facebook, Diego Fusaro torna a bomba sul tema dei gilet gialli, aggiungendo un attacco feroce contro la presunta sinistra, italiana e globale, che non rappresenta più le classi lavoratrici, ma difende solo il Capitale. Fusaro parla di “silenzio assordante dei media” di fronte alla rivolta dei gilet gialli in Francia.

In pratica, una rivolta “dal basso” del “popolo precarizzato” contro le “élites turbomondialiste” che viene invece demonizzata da una informazione prezzolata. La lotta contro il libero mercato e per la sovranità popolare dei gilet gialli, invece di essere esaltata, viene ignorata, o bollata come fascista e populista, dai “paladini della sinistra del costume”.

Insomma, i “pagliacci delle magliette rosse nostrane” (simbolo antirazzista, subito entrato nel dimenticatoio, adottato da intellettuali come Roberto Saviano), facenti parte delle “sinistre fucsia e antimarxiane”, difendono esclusivamente “soggettività organiche al modello antropologico capitalista” come ad esempio “migranti, transgender, femministe isteriche e vegani psicopatici”.