Il Movimento 5 Stelle si trova in una difficile posizione a causa del caso Diciotti che vede coinvolto Matteo Salvini. La Giunta per le Immunità del Senato ha già iniziato l'esame della richiesta, avanzata dal Tribunale dei ministri di Catania, in merito all'autorizzazione a procedere nei confronti del titolare del Viminale. Salvini è indagato per abuso di potere e sequestro di persona, i fatti contestati si riferiscono al trattenimento a bordo della nave militare Diciotti di 177 migranti, lo scorso agosto al porto di Catania. Lo stesso Salvini, logicamente in difficoltà, ha espresso pareri contrastanti sull'eventuale procedimento che potrebbe riguardarlo.

Inizialmente si era detto favorevole a farsi processare, tant'è che lo stesso Di Maio aveva puntualizzato che il M5S avrebbe votato favorevolmente la richiesta. Ma il vero problema è sorto nel momento in cui Salvini ha cambiato idea, definendo il procedimento "un'invasione di campo" della magistratura in questioni politiche.

Il Movimento 5 Stelle, quindi, si trova, non per la prima volta, in una posizione difficile dal punto di vista dei suoi principi ideologici storici: deciderà di concedere l'autorizzazione a procedere al tribunale dei Ministri, sostenendo la propria linea storica o la negherà in nome dell'alleanza di governo? Entrambe le soluzioni sono rischiose.

Il Movimento 5 Stelle non sembra avere ancora una posizione ufficiale

Il Movimento 5 Stelle non ha ancora preso una posizione ufficiale per quanto riguarda la richiesta del Tribunale dei Ministri di Catania. Un sempre maggior numero di indiscrezioni e pareri ufficiosi, tuttavia, sembrano voler far pendere l'ago della bilancia a favore del processo a carico del ministro dell'Interno.

Inizialmente ci sono state le parole di Gianluigi Paragone, che aveva dichiarato di credere che Salvini non volesse sottrarsi al processo, facendo intuire, quindi, di non capire perché il Movimento non avrebbe dovuto permettere alla giustizia di fare il suo corso.

Una dichiarazione vista da molti come un tentativo di tenere i piedi in due scarpe, piano rivelatosi fallimentare quando Salvini ha fatto 'testacoda'.

Virginia La Mura: 'Evitare il processo è contrario ai principi del M5S'

Una delle prime a rilasciare una dichiarazione ufficiale è stata la senatrice del Movimento 5 Stelle Virginia La Mura, che ha sottolineato di ritenere ovvio che i 5 Stelle votino sì alla richiesta del Tribunale, anche perché evitare un processo grazie al parlamento è "palesemente contraria ai miei principi e a quelli del M5S".

La senatrice La Mura, dunque, conferma quantomeno il suo personale "sì" per quanto riguarda l'autorizzazione a procedere contro Salvini, ma parla del problema anche nell'ottica del dibattito politico nazionale che non dovrebbe essere distratto da questioni come il processo a Salvini, "un argomento che sta appiattendo la discussione pubblica".