I rapporti di forza all'interno della coalizione di centrodestra, già duramente provati dal contratto di governo sottoscritto da Matteo Salvini per la Lega Nord e da Luigi Di Maio per il M5S, potrebbero presto cambiare radicalmente. E molto dipenderà, ovviamente, da come andranno le elezioni europee del prossimo 26 maggio 2019. Comunque, l'esito finale di questo processo è stato dichiarato esplicitamente dalla Leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni. A margine dell'iniziativa "Sistema Italia" promossa dal suo partito a Milano, la Meloni ha dichiarato di "essere ottimista" circa la possibilità di formare un "movimento che possa allearsi con la Lega" con l'obiettivo di dare all'Italia un Governo "capace di difendere l'interesse nazionale".

I presupposti di questo accordo

Le motivazioni di questa uscita della Meloni, che potrebbero portare alla creazione di un unico soggetto politico che riunisca in sé tutte le forze sovraniste presenti nel nostro Paese, sono presto dette. Recentemente, lo stesso Salvini aveva dichiarato di voler far diventare quello dei sovranisti il secondo gruppo più importante al Parlamento europeo. Inoltre, gli ultimi fatti di cronaca in tema di immigrazione e di sbarchi, con il vicepremier e ministro dell'Interno che propone di adottare i blocchi navali e la chiusura dei porti, hanno riportato in auge le tematiche care a Fratelli d'Italia. Intanto, come ha dichiarato la stessa Meloni, si cerca di cambiare l'Europa dal suo interno lavorando assiduamente all'interno del gruppo di Visegrad che riunisce i partiti europei più conservatori ed euroscettici.

I possibili componenti della nuova formazione

D'altra parte, in certi ambienti vicini a Fratelli d'Italia vengono già fatte delle ipotesi su chi potrebbe entrare a far parte del nascente movimento sovranista italiano. Secondo alcune indiscrezioni riportate dal quotidiano milanese "Il Giornale" potrebbe entrare a far parte del nuovo soggetto politico il governatore della Liguria Giovanni Toti.

L'ex delfino di Silvio Berlusconi, però, non ha confermato. Anzi, per il momento ha solo reso noto che si ricandiderà a governatore della Regione con una "lista arancione". Nel nuovo movimento potrebbe avere un ruolo anche un altro leghista della prima ora. Molti hanno fatto il nome di Roberto Maroni. Ma c'è anche chi ha fatto il nome del Presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci.

Per quanto riguarda, invece, Matteo Salvini, il vicepremier finora non si è espresso pubblicamente, anche per una questione di decoro istituzionale. Anzi ha sempre affermato che, nonostante le naturali divergenze di vedute che ci possono essere fra alleati di governo, si è sempre dichiarato soddisfatto del lavoro svolto insieme al M5S. Anche perché, per il momento, vi sono altre problematiche da affrontare e risolvere senza la necessità di creare altri motivi di contrasto.