“Sarò il capo politico del M5S per i prossimi quattro anni e sono anche impegnato a fare il ministro”. Luigi Di Maio reagisce con queste parole alla pesante sconfitta elettorale rimediata dal Movimento in Sardegna e, prima ancora, in Abruzzo. Il vicepremier, dunque, conferma la sua leadership e rilancia anche sul suo doppio ruolo di governo (è anche ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico). C’è però chi, non solo fuori dal M5S, come ci sarebbe da aspettarsi, ma anche al suo interno, non è d’accordo con Di Maio. Si tratta della senatrice ‘ortodossa’ Elena Fattori, membro della cosiddetta corrente di sinistra e vicina a Roberto Fico.

La Fattori, intervistata da Radio Capital, si abbandona ad un duro sfogo contro la volontà del suo capo di continuare a ricoprire più ruoli. Non lo ritiene all’altezza, visto che non si tratta di “un Superman”, come lei stessa lo definisce.

Elena Fattori: ‘Ritengo che Luigi Di Maio abbia su di sé troppi incarichi’

Volano pietre nel M5S all’indomani della sconfitta in Sardegna. O meglio, a lanciarle è la senatrice Elena Fattori. “Sarebbe bello avere un’atmosfera di volontà di costruire, di ricostruire, di dare entusiasmo ai territori, di confrontarsi sui temi - dichiara infatti la Fattori ai microfoni di Radio Capital, durante il Tg Zero condotto da Edoardo Buffoni - e ci vorrebbe un impegno da parte del capo politico che io ritengo abbia su di sé troppi incarichi”.

La ‘lezione’ della senatrice ortodossa a Di Maio: ‘Non è un Superman’

“Di Maio fa troppe cose, fa il vicepremier, fa il ministro e pure il capo”, chiosa allora diabolicamente il conduttore. “Non è un Superman - cade subito nella trappola Elena Fattori - Lui è giovane, io sono un po’ più anziana e ho lavorato tanto nella vita anche in ambienti molto competitivi e uno deve sapersi misurare.

Sapersi misurare - prosegue nella sua ‘lezione’ a Luigi Di Maio la senatrice ortodossa con un tono a dir poco saccente - vuol dire assumersi delle responsabilità commisurate alle proprie forze che non sono quelle di un super uomo, sono quelle di una persona sicuramente capace, ma nessuno al mondo fa il capo politico, il ministro di uno, il ministro dell’altro, il vicepremier.

Una dote della leadership è saper delegare. La prima cosa che ti insegnano nei corsi di leadership è sapersi misurare, proporsi degli obiettivi raggiungibili e saper delegare, altrimenti non funziona”.

‘Un uomo solo al comando non ha mai funzionato’

“Secondo me dovrebbe fare solo il capo politico - puntualizza ancora Elena Fattori - e già è un impegno di non poco conto, si tratta della prima forza politica del Paese, anche strutturata in maniera molto particolare”. Insomma, la interrompe Buffoni, “serve Di Maio a tempo pieno nel M5S per poterlo radicare sul territorio, per poter fare le battaglie anche nelle Regioni e ricostituire magari i meet-up che un tempo c’erano e ora sembrano un po’ abbandonati a loro stessi”. La Fattori ovviamente concorda e conclude rilanciando: “Il Movimento va gestito in maniera diversa, un uomo solo al comando non ha mai funzionato da nessuna parte, quindi necessita una meditazione”.