Il ministro per l'Economia, Tria, si è recentemente scontrato con il movimento 5 Stelle in merito al rinnovo del vicedirettore generale della Banca d'Italia. Il ministro sarebbe uscito furioso da una riunione con i grillini, "Voi siete dei pazzi" ha esclamato ieri sera: il tema in discussione riguardava il rinnovo del vicedirettore generale di Bankitalia, Signorini.

Tria se ne va dalla riunione dando dei 'pazzi' ai grillini

Il primo quotidiano a riportare l'accaduto è stato il Corriere della Sera: il giornale ha parlato di un duro scontro di botte e risposte tra il M5S e il ministro Tria.

Di Maio, difatti, ha imposto ai suoi il veto su questa nomina e il premier Conte è intervenuto a fare da paciere: "Siamo qui per cambiare le cose, per cambiare a volte si va a tentativi" ha detto il premier. Il sottosegretario leghista Giorgetti, però, non ha gradito l'intervento di Conte e ha replicato: "Se scoppia la rivoluzione che facciamo? andiamo avanti a tentativi?". Il malumore all'interno della maggioranza di governo è palpabile, "è da matti restare con questi matti fino alla prossima Finanziaria" avrebbe esclamato un ministro dell'esecutivo. La Lega è sempre più insofferente nei confronti dei 5Stelle, in particolare sul comportamento che hanno avuto sul caso Diciotti e sul voto in Senato.

Poi c'è la questione Tav, "la carica rivoluzionaria termina ogni sera quando finiscono i TG" avrebbe esclamato un altro ministro del Carroccio.

In merito alle prossime misure economiche il ministro Tria fa sapere che non ci sarà un nuova patrimoniale: "sarebbe una misura suicida" ha dichiarato alla Stampa, "è una cosa senza senso".

Quello che necessita il Paese al momento, secondo il ministro, è la solidarietà nazionale quando si parla di futuro economico.

Nel contempo cerca di smorzare i toni contro la Francia e sulla Tav, nel primo caso parla di "un'incomprensione passeggera" nel secondo esorta il governo a dimostrarsi affidabile per ristabilire fiducia nei confronti del nostro Paese.

Alta tensione nel governo gialloverde

Sebbene Conte qualche tempo fa andò dalla Merkel rassicurandola di svolgere una funzione da mediatore tra Lega e 5 Stelle, la situazione a Palazzo Chigi diventa sempre più esplosiva. Il ruolo di mediatore, dunque, è sempre più complicato. Tenere insieme due forze politiche al governo che si basano solo su un contratto è complicato, nessuna delle due vuole abbozzare e smussare le proprie posizioni.