“Il corpo è mio e non di quel porco di...”. Lo slogan scritto in caratteri fucsia su sfondo nero di un cartello sollevato da una manifestante non lascia spazio ai dubbi. La foto (guarda qui sotto) è stata scattata a Milano, venerdì 8 marzo, durante un corteo organizzato, tra gli altri, dalla piattaforma femminista non una di meno. Anche se il fermo immagine incriminato è andata in onda in diretta su Sky Tg24, come si può chiaramente notare dalle scritte in sovrimpressione, nessuno ci avrebbe fatto caso se non fosse stato per Matteo Salvini e per il suo staff che, una volta accortisi della bestemmia in bella evidenza, non hanno perso tempo a pubblicare la foto sul profilo Facebook ufficiale del leader della Lega.

Lui, godendosela per il colpaccio mediatico, si limita a commentare l’accaduto con un ironico “quanta educazione, quanto rispetto”.

Le manifestazioni femministe dell’8 marzo, Festa della Donna

Sul blog ufficiale del movimento femminista Non una di meno è ancora visibile un appello, datato 23 gennaio, in cui si chiamano a raccolta tutte le donne in vista dello ‘sciopero globale transfemminista’ in programma per venerdì 8 marzo, giorno della Festa delle Donne. “L’8 marzo, in ogni continente, al grido di ‘Non Una di Meno’ - si legge nel comunicato - sarà sciopero femminista. Interrompiamo ogni attività lavorativa e di cura, formale o informale, gratuita o retribuita. Portiamo lo sciopero sui posti di lavoro e nelle case, nelle scuole e nelle università, negli ospedali e nelle piazze.

Incrociamo le braccia e rifiutiamo i ruoli e le gerarchie di genere. Fermiamo la produzione e la riproduzione della società”. E così è stato. L’8 marzo, in effetti, le femministe sono scese in decine di piazze italiane, tra cui quelle di Milano, Napoli, Genova e Torino.

Il post di Matteo Salvini: ‘Quanta educazione, quanto rispetto’

Ma proprio a Milano è accaduto il fattaccio della bestemmia, inconsapevolmente documentato da Sky Tg24, ma subito sfruttato mediaticamente da Matteo Salvini. Nel fermo immagine postato dal ministro dell’Interno si distingue un gruppo di una quindicina manifestanti donne che, camminando dietro ad un enorme striscione, tengono in alto alcuni cartelli.

Uno è rivolto direttamente contro l’odiato leader leghista: ‘Salvini ce l’hai piccolo’. Un altro risulta poco visibile. Ma è sul cartello di centro che cade subito l’occhio, se non altro per i suoi colori sgargianti. Il suo contenuto è più che eloquente: ‘Il corpo è mio e non di quel porco di ...’. Una bestemmia che ha subito suscitato lo sdegno di migliaia di benpensanti sui social.