“Non è accettabile che si conceda una accoglienza indiscriminata a chi non ha titolo”, come ad esempio gli immigrati clandestini. Questo vero e proprio grido di dolore è stato pronunciato da Pietro Di Lorenzo, Segretario Generale Provinciale del SIAP, uno dei più importanti sindacati rappresentativi della Polizia di Stato. Intervistato dal quotidiano Il Giornale, Di Lorenzo si è mostrato su tutte le furie per il fatto che Gueladjo Koulibaly, l’immigrato pluripregiudicato, già ricercato per notificargli l’esecuzione di un provvedimento di espulsione, presunto autore della tentata violenza sessuale su una ragazza a Torino poche sere fa, fosse invece ancora sul territorio italiano.

L’intervista del dirigente SIAP a Il Giornale

Il SIAP, Sindacato Italiano Appartenenti Polizia, viene segnalato da diverse fonti come il più grande sindacato di base rappresentativo del personale della Polizia di Stato. Pietro Di Lorenzo ricopre attualmente, come già accennato, la carica di Segretario Generale Provinciale di Torino. Ed è lui, quindi, ad essersi sentito in dovere di esprimere la sua opinione e quella del sindacato che presiede in merito ai tragici fatti accaduti nel capoluogo piemontese qualche notte fa. L’episodio di cronaca è noto: una coppia di giovani si è appartata verso le 4:00 del mattino nel parco del Valentino, nei pressi della famosa discoteca Life. A quel punto un uomo corpulento e di carnagione scura li avrebbe minacciati con una bottiglia rotta costringendo il ragazzo alla fuga per chiamare i soccorsi e tentando di violentare la ragazza.

Solo l’immediato intervento delle forze dell’ordine ha evitato lo stupro e permesso di arrestare l’immigrato clandestino, pregiudicato e destinatario di un provvedimento di espulsione.

‘Clandestini pregiudicati andrebbero tenuti in galera’

Dunque, il ‘mostro del Valentino’ Gueladjo Koulibaly era già stato segnalato in passato anche per violenza e resistenza a pubblico ufficiale.

Per questo gli agenti della Squadra Mobile sabauda lo cercavano da tempo per espellerlo dal territorio italiano. Intanto, però, l’uomo si è potuto permettere di compiere l’ennesimo atto criminale. Una situazione incresciosa ed inaccettabile secondo Di Lorenzo per il quale ciò che “deve far riflettere è lo status del cittadino straniero arrestato, irregolare e pluripregiudicato”.

Insomma, secondo il dirigente SIAP ci sarebbe ancora “molto da rivedere in tema di immigrazione e certezza della pena”. Secondo lui, infatti, non sarebbe più “accettabile” la pratica di concedere “accoglienza indiscriminata a chi non ha titolo” per risiedere in Italia. Per concludere, clandestini e pregiudicati andrebbero tenuti “in galera per un po’”.