La riforma della legittima difesa ora è legge: è arrivato infatti l'ok da parte del Senato con l'approvazione del testo definitivo del disegno di legge, con 201 voti favorevoli, 38 contrari e 66 astenuti. Nello specifico Lega, Movimento 5 Stelle, Forza Italia e Fratelli d'Italia hanno votato il testo della riforma, mentre Partito Democratico e Liberi e Uguali hanno respinto la proposta. Si segnala tuttavia l'assenza dei ministri pentastellati nell'assise, in cui invece non mancavano quelli leghisti: tra questi ultimi si segnalavano la presenza di Giulia Bongiorno e Gian Marco Centinaio.

Legittima difesa, le modifiche al codice penale

Il testo della riforma della legittima difesa prevede in particolare una presunzione legale nella fattispecie in esame, ossia si ritiene sempre sussistente il rapporto di proporzionalità tra la difesa e l'offesa. Con il nuovo disposto normativo cambia senza ombra di dubbio il secondo comma dell'articolo 52 del codice penale, che consente l'utilizzo di un'arma legittimamente detenuta o altro mezzo idoneo per la difesa legittima della "propria o altrui incolumità" o dei beni propri o altrui.

La presunzione di cui al predetto articolo si allarga inoltre anche nel caso in cui un soggetto, legittimamente presente nel proprio o altrui domicilio, da intendersi in senso più ampio, annoverando altresì l'attività commerciale, professionale e/o imprenditoriale, agisca con lo scopo specifico di respingere l'intrusione di qualsiasi criminale con l'ausilio di minaccia o in casi più gravi di violenza.

La riforma interviene anche in riferimento all'articolo 55 del codice penale, escludendo tra le fattispecie di reato quella di chi si difende trovandosi in condizioni particolari come minorata difesa e/o grave turbamento, in seguito alla connotata situazione di pericolo. Importanti novità infine vengono apportate anche nell'articolo 624 bis del codice penale, che subordina la sospensione condizionale della pena al previo pagamento integrale dell'importo dovuto per il risarcimento del danno alla persona offesa.

In definitiva viene riconosciuto il patrocinio a spese dello Stato in favore di coloro che siano stati assolti, prosciolti o nel caso in cui il conseguente procedimento penale sia stato archiviato per fatti commessi in condizioni di legittima difesa.

Si tratta ad ogni modo di novità che verranno quasi certamente sottoposte sotto la lente della Corte Costituzionale.