È un Matteo Renzi che appare in gran forma dialettica e ottimista verso il futuro quello che si lascia intervistare da Aldo Cazzullo per il Corriere della Sera. L’ex segretario del Pd parla a ruota libera dello stato in cui versa il renzismo attualmente, rivendica con orgoglio quanto fatto durante il suo ‘regno’, promette di non mettere i bastoni tra le ruote al nuovo numero uno del Nazareno, Nicola Zingaretti, prevede un breve ed oscuro futuro per il governo formato da M5S e Lega, si lancia in una spericolata difesa dei genitori, attualmente agli arresti domiciliari con l’accusa di bancarotta fraudolenta e nega, infine, di aver intenzione di fondare un nuovo movimento politico.

Cazzullo a Renzi: ‘Il renzismo è finito’

La prima domanda che Aldo Cazzullo pone a Matteo Renzi non è una domanda. “Il renzismo è finito”, afferma infatti il noto giornalista, senza aggiungere il punto interrogativo. Affermazione alla quale l’ex premier controbatte prima con vaghezza, dicendo che “la corrente renziana non è mai iniziata”. Ma Cazzullo puntualizza di non volersi riferire ad una corrente, ma all’idea stessa di renzismo. A quel punto Renzi risponde così: “Io invece trovo straordinariamente attuale la stagione che inaugurammo al governo”. Insomma, il predecessore di Zingaretti al Nazareno rivendica con orgoglio quanto fatto in questi anni, elencando tutti i presunti successi del tanto criticato renzismo.

Renzi, però, glissa sul fatto che, nelle stesse primarie del Pd, il candidato renziano Roberto Giachetti abbia raccolto poco più del 10% delle preferenze. I renziani, dunque, sarebbero diventati già zingarettiani. Nuovo segretario a cui, comunque, Renzi assicura lealtà, negando decisamente di avere in mente una scissione e bollando come una “leggenda” il suo presunto tradimento di Enrico Letta (“Enrico stai sereno” ndr).

‘Con il mio no a una alleanza ho distrutto il M5S’

Dopo aver analizzato le beghe interne al Pd, Matteo Renzi passa a giudicare il ‘nemico’ gialloverde. Cazzullo gli domanda come si spieghi il consenso ancora alto che ancora circonda il governo formato da M5S e Lega. Ma Renzi non sembra avere dubbi in proposito: quel consenso, dice, “sta già passando, intanto sono esplosi i 5 Stelle e ne rivendico il merito”.

In pratica, la sua scelta di andare in tv da Fabio Fazio per pubblicizzare lo slogan “mai con il M5S” avrebbe avuto, come “effetto sul medio periodo”, quello di portare alla “distruzione” del M5S. Al contrario, un’alleanza stretta con i pentastellati avrebbe portato, a suo dire, alla distruzione solo del Pd.

‘Salvini ha smesso di mettersi le felpe’

Insomma, Matteo Renzi vede un “futuro roseo” per il Pd, visto che anche Matteo Salvini starebbe “iniziando a saturare”. Lui che si dichiara ironicamente “esperto” di crolli verticali di consenso, è convinto che il “film” salviniano sia lo stesso che ha visto lui come protagonista. Infatti, spiega, non è certo un caso se il leader della Lega “ha smesso di mettersi le felpe” per tornare ad indossare “giacca e cravatta”.