Sembrava che dovesse restare fuori dalla competizione elettorale europea del 26 maggio e invece un po' a sorpresa, con un post su Facebook arrivato nel primo pomeriggio di questo venerdì 12 aprile, Pippo Civati ha annunciato la propria decisione di candidarsi.

Il fondatore di Possibile, unico dei tre leader dei partiti membri Liberi e Uguali a essersi ufficialmente dimesso dal proprio ruolo dopo la debacle del 4 marzo 2018 che lo aveva anche personalmente visto uscire dal Parlamento, in questo anno ha continuato a fare Politica sul territorio, pur non avendo ruoli di primo piano.

Nel frattempo il movimento da lui fondato, Possibile appunto, è uscito dal percorso di LeU e da quasi un anno ha una nuova segretaria nazionale Beatrice Brignone, la quale proprio una settimana fa aveva annunciato l'adesione del partito alla lista Europa Verde, assieme alla Federazione dei Verdi di Angelo Bonelli.

Mentre nelle scorse ore quella che è stata finora l'unica eurodeputata dello stesso Possibile, ovvero Elly Schlein, ha annunciato (con una lunga intervista al Manifesto) che non sarà personalmente candidata nell'ormai imminente partita elettorale, rimproverando le varie sinistre e gli ecologisti di non aver saputo trovare una sintesi, è invece di poco fa la notizia che Pippo Civati ha appunto scelto di essere in campo ufficialmente, candidandosi in due diverse Circoscrizioni, vale a dire quella dell'Italia Nord Occidentale e in quella dell'Italia Centrale, appunto con la lista Europa Verde.

L'annuncio di Civati su Facebook sulla propria candidatura alle elezioni europee

Nel suo annuncio su Facebook, Giuseppe Civati ha spiegato: "Le questioni, quelle vere, stanno tutte insieme, una dentro l’altra come in una matrioska.(...) Dentro ci stanno tutte le altre, le disuguaglianze, le migrazioni, il nostro modello di sviluppo.

E il baratro che si sta aprendo davanti a noi. È per questo che troverete il mio nome nelle liste dell’Europa Verde nel Nord Ovest e nel Centro Italia. Per un paio di mesi darò una mano a una proposta di cambiamento radicale dell’Unione europea e del mondo (l’UE a questo deve servire, a cambiare il mondo) e alla questione di cui tutti saranno presto obbligati ad occuparsi.

Se non lo faranno, saremo spacciati. Mi metto al servizio dei ragazzi che vogliono salvare il pianeta e che hanno già cominciato a salvare l’anima di tutti quelli che li ascoltano".

Intanto proprio domani, sabato 13 aprile, un altro ormai ex esponente di primo piano di Possibile, ovvero il ligure Luca Pastorino, attualmente deputato in Liberi e Uguali, si appresta a fondare (assieme al senatore Francesco Laforgia, ex Articolo Uno, e molti "autoconvocati di LeU") un nuovo partito di sinistra, il cui nome e simbolo verrà svelato nel corso di un'assemblea a Firenze.