Nella puntata di questa domenica 7 aprile della trasmissione "Che tempo che fa" condotta da Fabio Fazio su Rai1, è intervenuto Luigi Di Maio, vicepremier, ministro del Lavoro e leader nazionale del Movimento 5 Stelle, il quale si è soffermato su diversi aspetti di attualità Politica. Vediamo le parti salienti di quello che ha detto.

'Più avanza l'estrema destra e più l'Italia è danneggiata'

In apertura Di Maio ha detto: "Nei prossimi mesi più avanzeranno le forze politiche di estrema destra come quella di Orban e della Le Pen e più come Italia saremo danneggiati, perché questi impediscono a noi di ricollocare i migranti negli altri paesi europei, su cui Ungheria e Austria si oppongono.

Allo stesso tempo sull'austerity, quando nel Bilancio abbiamo provato ad aumentare gli spazi di manovra per fare più investimenti i Paesi che ci venivano contro erano proprio quelli (...) Il nostro Governo deve andare avanti e se lo faremo per altri 4 anni potremo realizzare dei punti del programma, ma quello che è fuori dal programma io ho il dovere di arginarlo: il Movimento è un argine in questo Governo a proposte come quella fatta da alcuni parlamentari della Lega per aumentare il numero di armi. La Flat Tax si deve fare ma non deve aiutare i ricchi, ma avere delle modulazioni e una progressività. Come visto di recente a Verona, l'idea di abolire la legge sull'aborto o di tenere la donna chiusa in casa ai fornelli è un'idea che non vorrei mai spiegare e far sentire a mio figlio (...) Finché si sta nel contratto di Governo noi andiamo d'accordo e lavoriamo benissimo, ma quando si esce dal contratto non si passa".

Il leader del M5S ha poi proseguito: "Conosco la Lega e alcune posizioni che stanno emergendo riguardano le alleanza europee. Ora è il momento di fare i fatti. L'Italia non ha bisogno di scontri ideologici, neanche sulla natalità: servono aiuti concreti per le giovani coppie. Abbiamo un contratto di Governo, lavoriamo su quello anziché fare dichiarazioni sulla 194 sull'aborto (...) Io devo lavorare di più?

Da quale pulpito! La forza Politica che rappresento ha i ministeri più complessi e su 10 provvedimenti importanti 8 vengono dal nostro programma. Questo nervosismo è legato al fatto che alcuni temi sono complessi. Io a differenza del Ministro dell'Interno non dico a lui di lavorare di più, per esempio sui rimpatri so che è un tema complesso ed una promessa fatta agli italiani, io a differenza sua non mi permetto di dirglielo: dobbiamo lavorare per rispettare il programma (...) Il Governo va avanti se si rispetta il contratto di Governo: esso è stato fatto proprio perché abbiamo delle profonde differenze sui vari punti, l'importante è mettersi a testa bassa per portare a casa dei risultati.

Si pensi al bene degli italiani, non mi pare che nessuno ci abbia chiesto di abolire la legge sull'aborto".

Luigi Di Maio parla di temi economici e dei Gillet gialli

Il vicepremier pentastellato ha poi aggiunto: "Nessun problema sulla Flat Tax se obiettivo è abbassare le tasse per il ceto medio. Sì a metterla nel DEF, ma non deve aiutare i ricchi, bensì essere volta ad aiutare le persone che faticano a iscrivere i figli all'università. (...) Dalla prossima settimana inizia il percorso che arriva alla Legge di Bilancio, avremo dossier importanti per far ripartire la crescita, ma lotteremo anche contro l'evasione fiscale per recuperare risorse, poi ci sarà anche la spending review. Ho promesso che l'IVA non aumenterà e non è aumentata, qui stasera ripeto questa promessa.

Non ci sarà alcuna patrimoniale. (....) Negli ultimi dieci anni questo paese non ha sfruttato abbastanza il brand Italia. Oggi sono impegnato a firmare accordi con altri paesi per aumentare l'expo del Made in Italy".

Il ministro del Lavoro ha anche affermato: "La Tav? Mi dispiace che il M5S è stato portato in questo dibattito come quello anti-impresa o anti-cantieri: non è così. Noi abbiamo sbloccato molti cantieri, ma vogliamo che i soldi dei cittadini vengano spesi bene. L'analisi costi-benefici dice che sulla Tav i costi sono più dei benefici. Ma è un tema bilaterale con la Francia, non voglio fare dichiarazioni a gamba tesa".

Luigi Di Maio ha poi detto: "Non rincontrerei i Gillet Gialli dopo che hanno detto di essere pronti alla lotta armata.

Ci erano interessati nel momento in cui sembravano pronti a creare una lista per le elezioni europee. Ma quando abbiamo visto che alcuni di loro hanno delle idee eversive ne abbiamo preso le distanze. Viceversa con altri gruppi europei pacifici creeremo invece un grande gruppo in Europa di quelli che non sono né di destra né di sinistra".

'Chiudere i campi Rom, deve farlo il ministero dell'Interno, non io; M5S avrà 5 donne capoliste a Europee'

Sul tema immigrazione Di Maio ha affermato: "Dobbiamo reagire tutti insieme come Paesi europei, finora abbiamo ragionato solo sul breve termine. (...) Ci sono 60 persone su una nave, se i paesi europei ne prendono 3 a testa in un'ora abbiamo risolto il problema.

(...) Noi chiediamo che ci siano ricollocamenti in tutti i Paesi, ma ogni volta che lo facciamo ci sono i governi sovranisti che si oppongono: è lì che c'è il cortocircuito. Sicuramente il sovranismo in questo momento non aiuta l'Italia, perché ora c'è un fronte che si oppone sempre agli interessi italiani, sia sull'austerity, sia sul tema dell'immigrazione. La soluzione a cui non abbiamo mai rinunciato è l'idea che chi arriva in Italia in realtà arriva in Europa. Le partenze si sono ridotte quando noi abbiamo fatto capire che in Italia non era scontato sbarcare. (...) I campi Rom vanno chiusi e non possiamo lasciare l'incombenza di farlo ai soli sindaci con le poche risorse che hanno. I Rom italiani vanno integrati, gli altri stranieri vanno ricollocati altrove.

Ma questo non posso farlo da ministro dello sviluppo economico, bensì quello dell'Interno".

Sulle Elezioni Europee ha concluso: "Nelle liste del M5S ci saranno persone di qualità. Io devo nominare i 5 capilista nelle varie circoscrizioni: intendo farlo fra eccellenze della scienza, dell'università e dell'imprenditoria e dopo il dibattito recente sul ruolo della donna io ho deciso che saranno 5 donne le nostre capoliste alle europee (...) Dopo le elezioni europee si tranquillizza un po' tutto in Italia, il Governo non cadrà e non ci saranno ulteriori appuntamenti elettorali che ne possano giustificare una caduta, quindi potremo lavorare con più tranquillità".