Matteo Salvini non sembra risentire delle critiche lo accusano di stare poco al Viminale. Continua a girare in lungo ed in largo l'Italia, guadagnandosi l'abbraccio di piazze gremite, ma anche l'accoglienza poco festosa di fervidi contestatori. Sono diverse le motivazioni che spingono gruppi di persone a manifestare il proprio dissenso nei confronti del Ministro dell'Interno, sebbene le più gettonate siano la politica sui migranti, la strategia dei porti chiusi alle Ong e quelle di alcuni meridionali che non dimenticano quando il numero uno della Lega era al timone di un partito che perorava gli interessi del Nord e vedeva il Sud come una zavorra.

Ed è più o meno questo ciò che sta animando alcune manifestazioni di protesta che, negli ultimi giorni, hanno avuto luogo in Sicilia dove il vicepremier è stato in tour a partire dal giorno della Festa della Liberazione. L'ultimo episodio arriva da Mazara del Vallo.

Salvini quantifica i contestatori in '20'

Nel corso del comizio in cui Matteo Salvini ha parlato del futuro di Mazara del Vallo, si sono levati dei cori di dissenso piuttosto fragorosi, seppur generati da una minoranza rispetto alla moltitudine di persone presenti a bordo del palco. "Mazara non si lega" è il ritornello scandito che, però, non ha intimorito Salvini. "Il bello della democrazia è che non votate solo voi 20, votano in cinquantamila" è stata la prima risposta piccata offerta ai contestatori da parte del Ministro dell'Interno.

La contestazione non si placa e il leader del Carroccio non manca di continuare a mandare frecciate. "I comunisti - scherza il Vicepremier - sono simpatici come i panda", con tendenzioso riferimento ad un animale in via d'estinzione". A chi gli urla vergogna, sottolinea come la vergogna sia che, nel 2019, sostenere una sinistra che non fa uscire l'acqua dai rubinetti, probabilmente alludendo ad una situazione specifica del Comune siciliano.

Dal pubblico arriva persino un gestaccio

La contestazione nei confronti di Salvini si trasforma in veri e propri cori che spingono il Vicepremier a scherzarci su: "Vi mandiamo a Sanremo. Potete scegliere: Xfactor, The Voice, c'è l'imbarazzo della scelta". Poi legge uno striscione e incalza: "C'è scritto che sono razzista perché io ritengo possa arrivare in Italia chi ha diritto.

Con migliaia di siciliani senza lavoro e senza casa, io mi occupo prima dei siciliani". Poi arriva persino qualche gestaccio verso il Ministro: "Ma la mamma non ti ha insegnato che il dito medio è volgare? Mi piacerebbe confrontarmi con te". A quel punto Salvini pone in evidenza il fatto che ci sono cinquemila persone educate in piazza e 30 cretini che disturbano. Ecco il video tratto da Youmedia di Fanpage: