Mario Giordano e Luara Boldrini si ritrovano in un salotto televisivo e ancora una volta si fanno notare per avere visioni completamente diverse delle questioni di cui arrivano a dibattere. Stavolta si parla di politiche economiche e, nel corso Di Martedì in onda su La 7, chiariscono concetti che continuano a certificare il fatto che le loro opinioni, su molti temi, siano praticamente agli antipodi. Si è dibattuto della necessità di capire quale possa essere il meccanismo migliore per recuperare quei ventitré miliardi di cui avrebbe bisogno l'Italia per evitare di preoccupare i mercati e di essere guardata con sospetto dall'Europa in attesa della prossima finanziaria.

L'aumento dell'Iva è solo una soluzione

Più volte nel corso delle ultime settimane si è sentito parlare di clausole di salvaguardia sull'IVA. Con ciò si intende quei "salvagente" che l'economia italiana, non rispettando le previsioni di crescita, può utilizzare per rientrare dagli investimenti fatti in debito. Il meccanismo è semplice: si aumenta l'Iva e attraverso un aumento della tassazione praticamente su ogni operazione commerciale si riuscirebbe a recuperare una somma importante. Questa, però, secondo la Boldrini non è la soluzione ideale e lo dice a chiare lettere. La preoccupazione della Boldrini è che l'aumento dell'Iva non rappresenti lo strumento migliore per fronteggiare le necessità. Il motivo che la parlamentare adduce riguarderebbe il fatto che andrebbe, di fatto, ad incidere sui consumi delle classi meno abbienti come i pensionati.

Si potrebbe, secondo la Boldrini, invece ad adottare quello che lei definisce "principio di Robin Hood". "Introduciamo - evidenzia la Boldrini - una tassazione più alta per chi ha di più. Non un patrimoniale, perché c'è da fare una revisione di tutto l'assetto fiscale. C'è da rivedere la tassa sulla prima casa per chi ha grandi patrimoni".

Giordano non crede agli allarmi

In apertura di video, tra l'altro, Giordano non aveva usato mezzi termini per definire la duplice prospettiva rappresentata da aumento dell'iva o creazione di una patrimoniale come una "bestialità". "Non può - ha poi aggiunto - essere messo in questi termini. Tutti gli anni sono stati trovati i soldi, non c'è motivo per trovarli anche quest'anno".

Il giornalista ha evidenziato come, in questa situazione, si stia creando lo stesso allarmismo che aveva accompagnato altre fasi di questo governo. Il riferimento che fa è alla mancanza di fondi che ci sarebbe stato per un reddito di cittadinanza che, in realtà, è stato fatto o ad una procedura di infrazione da parte dell'Ue, ormai inevitabile e che invece era stata scongiurata subito dopo l'invio del Def a Bruxelles.

Ecco il video: