Si avvicina sempre più il cosiddetto "Election Day" di domenica 26 maggio, quando in tutta Italia si voterà per le elezioni europee e per quelle amministrative in circa 4000 comuni italiani. Circolano in queste settimane molte guide su come votare senza rischiare l'annullamento della propria scelta, ma pochi si stanno soffermando sull'aspetto delle preferenze ai singoli candidati dentro la lista prescelta e nel dettaglio sul lato della preferenza "di genere" che è possibile esprimere. In particolare, se riguardo le elezioni amministrative tutto funzionerà come gli altri anni, su quelle europee vi è invece una piccola novità che sarà applicata per la prima volta e che, se sottovalutata, può portare all' annullamento di diverse preferenze espresse.

Elezioni amministrative, si possono esprimere fino a due preferenze ma di genere diverso

Iniziando dalle elezioni amministrative (o comunali), ricordiamo che il sistema elettorale è diverso a seconda della grandezza del Comune. Quelli sopra i 15.000 abitanti votano con un sistema a doppio turno, in cui ogni candidato a sindaco può avere varie liste in suo appoggio ed è possibile anche un "voto disgiunto" (ovvero si può scegliere un candidato a sindaco e una lista che ne appoggia un altro). Viene eletto sindaco chi supera il 50%, in caso contrario accedono al ballottaggio i primi due.

Gli enti più piccoli, sotto ai 15.000 abitanti, invece votano con un turno unico e ad ogni candidato a sindaco può corrispondere una sola lista di candidati.

Non è previsto il voto disgiunto, anzi chi lo dovesse esprimere si vedrà annullata la scheda. Viene eletto "primo cittadino" chi prende un voto in più del secondo, indipendentemente dalle percentuali.

Ciò premesso, in entrambi i casi non vi è alcuna differenza per quanto concerne l'aspetto delle preferenze da esprimere ai candidati alla carica di consigliere comunale nell'ambito della lista scelta.

E' infatti possibile dare fino a due preferenze, scrivendo il cognome dei prescelti, purché i due siano di genere diverso. Se invece si votano due candidati dello stesso genere (es. due uomini o due donne) verrà annullata la seconda preferenza e verrà tenuta come valida solo la prima.

Elezioni europee, c'è la tripla preferenza di genere con una novità rispetto al passato

Alle elezioni europee invece il sistema elettorale è molto più semplice in quanto si vota con un proporzionale classico, pur con uno sbarramento fissato al 4%. Ma riguardo alle preferenze verso i candidati al Parlamento Europeo, che possono essere espresse fino a un massimo di tre nomi (scrivendoli direttamente sulla scheda), ci sono delle pur piccole novità rispetto al voto del 2014.

In particolare troveranno applicazione per la prima volta a regime le previsioni introdotte dalla legge n.65 del 22 aprile 2014, per rafforzare la rappresentanza di genere. Ci tiene a spigarlo in particolare una nota esplicativa uscita qualche settimana sul sito della Camera dei Deputati.

In particolare tale novità riguarda la tripla preferenza di genere: essa esisteva già alle scorse europee, ma da stavolta le preferenze devono riguardare candidati di sesso diverso non solo nel caso di tre preferenze, ma anche nel caso in cui ne vengano espresse solo due. In caso di espressione di due solo preferenze per candidati dello stesso genere, la seconda preferenza viene annullata. In caso di espressione di tre preferenze dello stesso genere, sono annullate sia la seconda che la terza preferenza (e non solo la terza, come avveniva nel 2014).

In pratica, se si vogliono votare due uomini sarà necessario dare la preferenza anche a una donna, mentre se si vogliono votare due donne si dovrà dare la preferenza anche un uomo.

Altrimenti verrà annullata la seconda preferenza e verrà considerato come valido solo il voto al primo candidato che si è scritto per primo in alto. Nulla vieta ovviamente di esprimere la cosiddetta "preferenza secca" scrivendo un solo nome, cosa valida ovviamente anche per le elezioni amministrative.