Il cancelliere austriaco Sebastian Kurz ha rilasciato delle dichiarazioni riguardanti i migranti e il debito pubblico, al giornale “La Stampa”, che hanno fatto rizzare i capelli sia a Salvini che a Di Maio. Per Kurz ci sono paesi “irresponsabili”, per quanto riguarda le politiche sul debito pubblico. Per chi, invece, “lascia passare migranti irregolari, per altre nazioni”, spetterebbero delle sanzioni. Dopo aver fatto riferimento all’Italia, che non diventi “una seconda Grecia”, in merito al debito pubblico, Kurz prosegue le sue invettive per quanto riguarda i migranti: “Servono sanzioni chiare per gli stati membri che lasciano passare i migranti clandestini verso l’Europa centrale”, nonostante gli arrivi siano “diminuiti del 95% dal 2015”.

Tutto vero, gli arrivi totali dei migranti arrivati in Europa sono diminuiti rispetto al 2015. Dire, però, che gli arrivi dei migranti in Europa siano diminuiti del 95% rispetto al 2015 è un dato impreciso, specialmente per l’Italia, che ha avuto il suo picco massimo di arrivi nel 2016.

A studiare i dati in tema degli sbarchi ci ha pensato agi (Agenzia giornalistica italiana), rivelando in un articolo le imprecisioni del cancelliere Kurz.

I dati annuali dei migranti sbarcati in Europa

Secondo l’Unhcr (agenzia delle Nazioni Unite che studia gli arrivi dei rifugiati e migranti) ad arrivare in Europa nel 2015 furono precisamente un totale di 1.032.408 migranti.

Tenendo in considerazione questo dato, di seguito le percentuali di riduzione degli arrivi dei migranti negli anni successivi al 2015, secondo l’Unhcr.

  • Nel 2016 gli arrivi furono di 373.652 migranti, -64% rispetto al 2015
  • Nel 2017 gli arrivi furono di 185.139 migranti, -82% rispetto al 2015
  • Nel 2018 gli arrivi furono di 141.472 migranti, -86% rispetto al 2015

Decisamente i dati studiati, riportano un calo molto evidente ed importante, che allo stesso tempo vede un calo massimo annuale rispetto al 2015 di un -86% contro un -95% citato dal cancelliere austriaco Kurz.

I dati mensili dei migranti sbarcati in Italia nei primi mesi del 2019

Inoltre, secondo i dati del Viminale, che non prendono in considerazione i cosiddetti “sbarchi fantasma”, i primi mesi del 2019 hanno visto arrivare 746 migranti, contro i 26.221 sbarcati nello stesso periodo del 2015. Un calo, dunque, del 97% per quanto riguarda l’Italia, nei primi mesi di quest'anno rispetto al 2015.

Agi conclude il suo articolo, evidenziando come il cancelliere austriaco Sebastian Kurz, abbia fatto delle dichiarazioni imprecise, in merito al calo dei dati sugli arrivi dei migranti, che mai hanno registrato un -95%, sia se studiati annualmente in Europa, dove si arriva al massimo ad un -86% rispetto al 2015, sia se studiati mensilmente.