Nuova terapia genica per ristrutturare il cuore in seguito ad episodio cardiaco. I ricercatori italiani sono giunti a questo importante risultato in seguito a sperimentazione condotta su animali e in particolare sul cuore di maiali nei quali sono state cancellate 'cicatrici' provocate dall’infarto e in parallelo stimolata la fondamentale rigenerazione dell’organo.

Rigenerazione del cuore post infarto: di cosa si tratta

L'esperimento condotto da ricercatori italiani è stato pubblicato, di recente, sulla rivista Nature e ha ottenuto, i primi risultati molto soddisfacenti, grazie alla sperimentazione della terapia genica sul cuore di suini.

I ricercatori, sono certi che entro cinque anni si potranno effettuare sperimentazioni della terapia anche sull'uomo. In questi ultimi anni sono state condotte diverse ricerche nel campo, che però non hanno raggiunto evidenze scientifiche attraverso risultati soddisfacenti. Ora, per la prima volta, i ricercatori hanno compreso che è possibile ‘riparare’ il cuore grazie alla stimolazione delle cellule cardiache sopravvissute ai danni causati dall’evento cardiaco. Nello specifico, durante la ricerca, sono state trasferite nel cuore degli animali colpiti da infarto, importanti informazioni genetiche, le micro-Rna, caratterizzate dalla potenzialità di regolare il comportamento di altri geni. I ricercatori, in pratica, hanno trasferito nei tessuti cardiaci, grazie all’ausilio di un virus inoffensivo e usato come mezzo di trasporto, le informazioni genetiche che, una volta arrivate a destinazione, sono riuscite a innescare la rigenerazione delle cellule del cuore nei suini e registrare un notevole recupero della sua funzionalità a 30 giorni dall'infarto.

‘Risvegliare’ i meccanismi utilizzati già nel mondo animale

La ricerca sulla rigenerazione del cuore è stata coordinata dal professore Mauro Giacca, del Centro internazionale di ingegneria genica e biotecnologia di Trieste, insieme al dottore Fabio Recchia specialista fisiologo della Scuola di Pisa Sant'Anna. Alla ricerca ha preso parte la Fondazione Monasterio di Pisa e la School of Cardiovascular Medicine & Sciences del King's College di Londra.

Le problematiche di recupero legate al cuore, hanno detto i ricercatori, risiedono soprattutto nel fatto che le cellule contrattili nell'organismo umano, non si producono più dopo la nascita e tendono a ridursi nel corso del tempo e soprattutto in seguito ad un infarto. La nuova ricerca è riuscita a dimostrare, invece, che è potenzialmente e tecnicamente possibile ‘risvegliare’ le cellule del cuore, non intaccate dall'infarto.

Si tratterebbe degli stessi meccanismi ancora presenti in alcuni animali, come i pesci e le salamandre, in grado di rigenerare spontaneamente il loro cuore se danneggiato. Meccanismi che negli uomini e nei grandi mammiferi come i maiali, sono stati, purtroppo, dimenticati nel corso del tempo.