La Tirreno-Adriatico si è decisa con un finale mozzafiato che ha regalato l’emozione del sorpasso di Primoz Roglic nelle ultime pedalate. Lo sloveno partiva con 25’’ di ritardo in classifica rispetto alla maglia azzurra di Adam Yates, ma approfittando della sua maggior predisposizione alle prove contro il tempo è riuscito in extremis, e per appena un secondo, a sopravanzare lo scalatore britannico della Mitchelton Scott. La tappa è andata invece al campione europeo della specialità Victor Campenaerts, con un sorprendente Alberto Bettiol al secondo posto davanti a molti dei migliori interpreti della disciplina.

Campenaerts conquista San Benedetto

La Tirreno-Adriatico si è conclusa con l’ormai classica cronometro di San Benedetto del Tronto, una decina di chilometri su un percorso interamente pianeggiante e con poche curve. In attesa della sfida diretta tra Yates e Roglic per la vittoria finale la tappa ha offerto lo spettacolo dei grandi specialisti delle prove contro il tempo in lotta per il successo di giornata.

La prima sorpresa è stata la deludente prova del Campione del Mondo Rohan Dennis, superato da Mads Pedersen, Yves Lampaert, Sebastian Langeveld e Jos Vam Emden, corridori solitamente alla sua portata.

Il tempo migliore l’ha fatto segnare però il campione europeo Victor Campenaerts, che in questo inizio di stagione ha corso pochissimo perché sta preparando l’imminente assalto al record dell’ora.

Il corridore della Lotto Soudal ha segnato un tempo di 11’23’’ che molto più avanti è stato impensierito solo da Alberto Bettiol, grande sorpresa della giornata. Il giovane corridore della EF si è fermato ad appena 3’’ da Campenaerts, una prestazione davvero inedita.

Yates cede nel finale

Nemmeno Tom Dumoulin è riuscito ad avvicinare il tempo del campione europeo, fermandosi a 8’’ di ritardo, appena davanti a Rohan Dennis.

La corsa ha poi aperto la sua parte più attesa, la sfida tra Adam Yates, maglia azzurra di leader della classifica generale, e Primoz Roglic, secondo a 25’’ di distacco e decisamente più forte nelle prove a cronometro. Yates è sembrato poter gestire il vantaggio passando all'intertempo con soli 7’’ di ritardo dallo sloveno, ma nel finale ha calato molto l’intensità della sua azione denotando la scarsa attitudine a questo tipo di sforzo. Al contrario Roglic ha chiuso ancora ben in spinta e pur senza una prova mostruosa è riuscito a compiere il sorpasso. Il britannico si è visto scivolare via la maglia azzurra nelle ultime pedalate per appena 1’’.

La classifica finale ha così visto il successo di Roglic con Yates al secondo posto e Fuglsang a completare il podio, con Dumoulin, Pinot e Alaphilippe a seguire.

Sul palco delle premiazioni si è poi vissuto un momento di imbarazzo per un incredibile errore dell'organizzazione: al vincitore è stata portata la maglia azzurra con impressi i nomi degli sponsor della squadra di Yates.

Maestri è riuscito a conquistare la maglia a punti grazie alle sue fughe e Oomen ha difeso quella dei giovani.