Inizia con il piede giusto la marcia di avvicinamento al Giro d’Italia per Vincenzo Nibali. Il capitano del Team Bahrain Merida ha sfoggiato una prestazione molto convincente al rientro in corsa dopo un mese di pausa e allenamenti. Nella prima tappa del Tour of The Alps, il vecchio Giro del Trentino, Nibali ha attaccato sull’ultima salita di Hinterthiersee portando via un gruppetto che però è stato raggiunto nel finale di corsa. Il successo si è così deciso in una volata tra una ventina di corridori in cui il giovane britannico Tao Geoghegan Hart ha sfruttato le curve del finale per imporsi sullo spagnolo Aranburu.

Quattro in fuga

Il Tour of the Alps, tradizionale appuntamento pre-Giro d’Italia, è iniziato con la prima tappa di Kufstein su un percorso di media montagna che ha creato un bello spettacolo. Nelle fasi iniziali se ne sono andati in fuga in quattro: Maximilian Kuen (Vorarlberg), Patrick Gamper (Tirol KTM), Matthias Krizek (Felbermayr) e Emil Dima (Giotti Victoria Palomar). Le squadre più attese per la classifica generale, come Astana e Sky, hanno controllato la situazione che si è stabilizzata per diversi chilometri. Il gruppo si è poi ridotto notevolmente nel primo passaggio dalla salita di Hinterthiersee, dove al comando sono rimasti i soli Krizek e Dima.

La Bora Hansgrohe ha alzato il ritmo preparando la sfida finale ed anche la Astana ha risposto schierando tutto il suo squadrone nel secondo passaggio sulla salita.

L’attacco di Nibali

A rompere l’equilibrio è stato però un po’ a sorpresa Vincenzo Nibali (Team Bahrain Merida). Se negli anni scorsi il campione siciliano era un po’ sottotono alle prime uscite dopo gli allenamenti in altura stavolta ha dato subito sfoggio di una buona condizione ed è partito all’attacco.

Rafal Majka (Bora) si è riportato su di lui ed anche i due giovani talenti della Sky, il russo Pavel Sivakov e il britannico Tao Geoghegan Hart hanno reagito andando così a formare un quartetto in testa alla corsa. Nibali è stato il più volitivo tra i quattro attaccanti, ma la Astana si è organizzata prontamente con tutti i suoi uomini ed ha rimesso nel mirino i fuggitivi.

Majka ha provato ancora a forzare nella discesa finale, ma alla fine si sono ricompattati una ventina di corridori per giocarsi il successo di tappa. Sivakov e Geoghegan Hart sono stati abilissimi ad interpretare bene il finale e prendere davanti le ultime curve. In un arrivo molto tecnico e tortuoso il britannico della Sky ha così conquistato il successo senza un vero e proprio sprint precedendo lo spagnolo Aranburu e lo svizzero Thalmann, con Bilbao, Stalnov e Froome a seguire.

Domani il Tour of the Alps prosegue con la seconda tappa che scalerà una grande salita come il Passo di Monte Giovo, con lo scollinamento a 45 km dall’arrivo e poi il finale in salita verso Scena.