Per Anthony Joshua è un'altra tappa del cammino, per lo sfidante l'occasione di tutta una vita che arriva inattesa. Doveva essere Jarrell Miller a sfidare il britannico per tentare di strappargli le quattro cinture di campione del mondo dei pesi massimi (Super WBA, IBF, IBO e WBO), ma come noto ha fallito il test antidoping e non ha ottenuto la licenza. Questo onore toccherà dunque ad Andy Ruiz, pugile californiano di chiare origini messicane, scelto come avversario dopo settimane di trattative in cui si era parlato anche di altri combattenti, tra cui Luis Ortiz e Michael Hunter.

Eddie Hearn alla fine ha deciso di concedere la chance a Ruiz perché, probabilmente, dal punto di vista di fisico è il pugile che più di tutti ricorda Miller per il quale Joshua si stava preparando da settimane.

Joshua al settimo match mondiale della sua carriera

Nella notte tra sabato 1 e domenica 2 giugno, pertanto, Joshua affronterà il settimo combattimento mondiale della sua carriera e sarà la prima volta negli Stati Uniti. Il ring è quello prestgioso del Madison Square Garden, un palcoscenico davvero affascinante anche per un pugile capace di riempire gli stadi nel Regno Unito. AJ ha conquistato la sua prima cintura mondiale nell'aprile del 2016, quando si laureò campione mondiale versione IBF battendo per k.o in due round Charles Martin.

Nel 2017 ha aggiunto le corone IBO e Super WBA nel celebre match contro l'ex campione del mondo Wladimir Klitschko, battuto per TKO all'undicesima ripresa. A marzo dell'anno scorso è arrivato il titolo WBO a Cardiff, nel match vinto ai punti contro Joseph Parker, l'unico pugile che, ad oggi, ha chiuso un combattimento in piedi al cospetto di AJ.

L'ultima difesa dei titoli è quella dello scorso settembre a Wembley contro Alexander Povetkin, andato k.o al settimo round. Un personale di 22 vittorie in altrettanti incontri di cui 21 prima del limite, numeri terrificanti per il pugile britannico di origine nigeriana.

Ruiz ci riprova

In queste settimane, Andy Ruiz ha spesso sottolineato che per lui la chance mondiale contro Joshua doveva arrivare almeno un anno fa.

Il riferimento è a quella sfida per il mondiale WBO vacante disputata ad Auckland, in Nuova Zelanda, nel dicembre del 2016 contro l'idolo di casa, Joseph Parker. Ruiz venne sconfitto ai punti con un verdetto non unanime che lui ha sempre contestato, definendolo 'casalingo' e senza il quale sarebbe stato lui il campione che avrebbe successivamente sfidato Joshua nel match di riunificazione. Sebbene fisicamente non sia una statua greca come AJ o Deontay Wilder, il californiano è comunque un avversario da prendere con le dovute cautele anche se il pronostico pende decisamente in favore del campione. Avrà dalla sua la sfrontatezza di chi non ha nulla da perdere. Per quanto riguarda il suo record, ha disputato 33 incontri da professionista con 32 vittorie (21 k.o) ed 1 sconfitta.

Ruiz è salito l'ultima volta sul ring lo scorso aprile, battendo prima del limite alla quinta ripresa Alexander Dimitrenko, per il ritiro di quest'ultimo comunque in chiara difficoltà.

La riunione di New York in diretta streaming

L'intera riunione del Madison Square Garden del prossimo 1 giugno andrà in diretta streaming su Dazn con inizio alle ore 2:30 circa di domenica 2 giugno. Il match-clou non si disputerà prima delle 5:00 (parliamo ovviamente di orario italiano). Nell'ambito della serata si disputeranno altri due combattimenti iridati: Callum Smith difenderà la sua cintura di campione del mondo dei supermedi versione Super WBA contro Hassan N'Dam N'Jikam, mentre tra le donne il fenomeno Katie Taylor, detentrice dei titoli IBF, WBA e WBO dei pesi leggeri, affronterà l'altrettanto esperta Delfine Persoon, campionessa mondiale WBC in un match che promette scintille. Si combatte anche per il titolo internazionale WBO dei superleggeri con il detentore Chris Algieri che affronta Tommy Coyle.