Facebook ha iniziato a diffondere un messaggio a tutti gli utenti che li avvisadi una nuova opzione: l'attivazione del riconoscimento facciale nelle immagini, un'opzione che, come chiarito dai vertici dell'azienda, sarà del tutto facoltativa per ogni singolo utente. Questa Tecnologia innovativa venne già sperimentata nel 2012 ma il progetto venne poi abbandonato. Oggi torna nell'ambito di una serie di novità in materia di tutela dei minori, di protezione dei dati personali e di miglioramento delle applicazioni connesse alla piattaforma social più famosa al mondo.

L'avviso sull'attivazione dell'impostazione

In Europa il messaggio di Facebook è già partito e numerosi utenti vedranno apparire tra poco la richiesta di attivazione. Nel testo si legge che la tecnologia verrà usata per comprendere quando una persona è presente in una foto. Si tratta di un sistema molto simile a quello del tag che in questo caso diventa una sorta di tag automatico dove si viene riconosciuti e segnalati. Questa impostazione sarebbe particolarmente utile anche e soprattutto alle persone con lievi o gravi disabilità di tipo visivo. Inoltre potrebbe garantire una maggiore sicurezza a tutti coloro che intendono sapere quando, come e da chi viene usata l'immagine del proprio volto.

L'Europa sarebbe il trampolino di lancio di questa impostazione che poi verrebbe proposta in tutto il resto del mondo sulla rete globale.

Internet, Facebook e i minori

Il dibattito sull'opportunità di inserire regole più restrittive alla rete è estremamente attuale. Internet è una fonte preziosissima e inesauribile di nozioni, di informazioni e di notizie.

Oggi un banalissimo episodio di provincia può essere diffuso nel giro di pochi istanti su tutti i computer, gli smartphone e i tablet del pianeta. Però non sempre le cose diventano virali per questioni nobili o per facilitare l'accesso della popolazione a ciò che sta succedendo nel mondo. Basti pensare al fenomeno del bullismo che sempre più volte parte proprio dai social network e da Facebook.

I minori vanno tutelati adeguatamente e tutte queste modifiche possono contribuire a fare un passo in avanti per la tutela della privacy.

I dati personali e la rete

Il fondatore del social Facebook, l'informatico più celebre Mark Zuckerberg, sa benissimo che la sfida che si apre nel futuro prossimo riguarda proprio la protezione dei dati personali. Gli scandali scoppiati sulla possibilità di influenzare le scelte politiche delle persone hanno avuto ripercussioni serie sul modo di concepire la materia dei dati. Le pubblicità che chiedevano autorizzazioni apparentemente innocue aprivano la possibilità agli sviluppatori di alcune applicazioni di verificare le preferenze personali, rivendendo l'archivio di dati raccolti a chi poi aveva intenzione di usarli per scopi elettorali.

La campagna per le elezioni Usa che ha visto trionfare Donald Trump è stata inquinata proprio da queste pratiche scorrette. Facebook con queste misure, tra cui anche il riconoscimento facciale, mira a operare aggiornamenti utili a fugare ogni dubbio e a consentire una navigazione più sicura sui social network.