Trasposizione di una saga di romanzi russi scritti da Dmitrij Gluchovskij, circa nove anni fa debuttò il primo Metro. Un titolo ansiogeno ma, allo stesso tempo, molto affascinante. Il gioco era ambientato in un futuro alternativo dove, a causa di una guerra nucleare, gli abitanti della Russia si erano rifugiati nelle stazioni delle metropolitane. In superficie regnava il caos, con radiazioni così potenti da trasformare molti uomini e animali in mostri mutanti spietati.

Grazie alla pubblicazione targata Koch Media, anche in Italia è disponibile l'ultimo capitolo della saga, Metro Exodus.

Questo titolo è giunto sul mercato dopo ben sei anni di sviluppo, in un periodo in cui il genere horror sta accusando qualche battuta a vuoto.

La trama del videogame

In Metro Exodus il personaggio principale è Artyom, un giovane che a tutti i costi vuole esplorare il mondo al di fuori delle metropolitane di Mosca. La storia non riprende le fila da Last Light, ma è tratta dal romanzo "Metro 2035" che, di fatto, rappresenta l'atto conclusivo delle avventure del protagonista e degli altri personaggi dopo essersi allontanati dalla capitale russa.

Artyom ora è sposato con Anna e coltiva più che mai il desiderio di andare in superficie per scoprire se c'è ancora vita nel mondo. Fin dalle prime battute del gioco ci si imbatte in un colpo di scena, poiché si scopre che gli uomini di alto rango della metro hanno sempre raccontato delle bugie.

E così il personaggio principale, la moglie e altri Spartan del gruppo, si avventurano alla scoperta di quanto è realmente accaduto all'esterno. I protagonisti viaggeranno a bordo di un treno, Aurora, che per quasi 8.000 km li porterà in giro per la Russia attraverso quattro stagioni climatiche e ben 12 differenti capitoli di gioco.

Gameplay

In Metro Exodus gli sviluppatori hanno voluto operare un taglio con il passato. Infatti hanno messo da parte il gioco lineare che ha reso celebre la serie, puntando tutto su un innovativo open world. In tal modo è stata garantita ai giocatori una maggiore libertà che ha permesso di introdurre più contenuti da cercare come collezionabili, risorse per il crafting, svariati segreti e potenziamenti.

Ad esempio, avere un filtro e pulire la maschera sarà fondamentale per avanzare in alcune zone dove le radiazioni sono molto alte. Allo stesso tempo sarà importante raccogliere delle risorse per creare munizioni, medikit e altro.

Grande cura è stata dedicata anche alla gestione delle armi, ora tutte personalizzabili in ogni parte. Le meccaniche di gioco sono ispirate ai precedenti capitoli ma, nonostante ciò, anche in Exodus risultano coinvolgenti. Lo stesso discorso, invece, non si può fare per il sistema di shooting, ancora acerbo e impreciso, e per la scarsa IA dei nemici nei momenti stealth. Infatti basterà spegnere le luci per eliminarli senza alcuna difficoltà. L'aspetto che stupisce è che questi difetti erano già presenti nel primo titolo e che nemmeno in quest'ultimo siano stati risolti.

Trattandosi di un open world, anche la mappa di gioco crea dei disagi, limitandosi a inserire semplicemente dei punti da raggiungere senza un menù dedicato. Toccherà al giocatore ricordare cosa c'è da fare nelle varie zone. Gli sviluppatori, al contempo, hanno volutamente spezzettato il ritmo di gioco: e così, tra gli incarichi primari e secondari, ci saranno dei momenti in cui la narrazione prevarrà sull'azione e viceversa. Ciliegina sulla torta il doppio finale, destinato ad invogliare gli appassionati a ricominciare daccapo l'avventura.

Aspetto tecnico

Per quanto riguarda il comparto tecnico, Metro Exodus è indubbiamente completo e innovativo sotto diversi aspetti. Innanzitutto vanta una realizzazione grafica al top che consente ai giocatori di ammirare delle location contaminate ma, allo stesso tempo, affascinanti.

Dettagliati e impeccabili risultano anche gli effetti speciali e il grado d'illuminazione. Il ciclo giorno-notte è molto realistico, e influenzerà il comportamento di mutanti, mostri, banditi e quant'altro. Anche i fenomeni atmosferici sono verosimili, così come la maschera si sporca e le armi si inceppano con grande realismo.

Tuttavia restano dei piccoli difetti - almeno per la versione PS4 Pro - come la qualità dei modelli dei personaggi e quella degli interni, alcuni aspetti sottotono della vegetazione e delle animazioni un po' legnose. Bella e coinvolgente la colonna sonora, ed è da promuovere anche il doppiaggio in italiano che fa ricorso ad una serie di professionisti dotati di ottimi timbri vocali.

Conclusioni

Gli sviluppatori di 4A Games con Metro Exodus hanno provato a dare nuova linfa ad una serie bella, ma un po' datata. I tempi di gioco sono spezzettati da una serie di fattori che concedono al gameplay maggiore profondità rispetto ai capitoli precedenti. Dopo 30 ore di gioco, possiamo affermare che è senz'altro all'altezza dei videogame precedenti, grazie anche ad una serie di migliorie come il sistema di crafting/scavenging, giusto per citarne una. Dopo ben nove anni, dunque, la storia di Artyom è giunta al capolinea, e non poteva farlo in modo migliore. Consigliato a tutti gli amanti di shooter in prima persona e, naturalmente, ai fan dei primi capitoli. Voto: 8,5/10.