Migranti: Eldorado o inferno?

Migranti: Eldorado o inferno?
Diritti d'autore Reuters/Lucy Nicholson
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Di Alberto De Filippis
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Il periplo dei migranti latinoamericani che cercano di raggiungere gli Usa

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Arrivano a ridosso del confine Messico-Americano a piedi o dopo aver rischiato la vita, magari viaggiando sul dorso della bestia. La bestia è il treno merci che trasporta illegalmente quasi mezzo milione di persone ogni anno.Sono i migranti latinoamericani che poi si affidano ai coyote, i trafficanti di uomini che promettono di regalare loro il sogno americano attraversando il confine e entrare in Texas passando a piedi il confine per poi essere raccolti da camioncini. Sempre che non muoiano nel deserto o non vengano arrestati e deportati.

Un viaggio terribile attraverso una frontiera militarizzata. Dal lato messicano, località come Ciudiad Juarez, sono fra i luoghi più pericolosi della terra con un altissimo numero di omicidi ogni anno. Dal lato statunitense, paradossalmente, el Paso in Texas, è uno dei posti più sicuri del paese.

I racconti dei migranti sono raccapriccianti, dice una donna: "Spesso non abbiamo acqua, cibo, non abbiamo nulla".

Un uomo aggiunge: "Molti non ce l'hanno fatta, le forze li hanno abbandonati e si sono fermati magari sotto un albero. Senza la forza di continuare".

Un altro uomo dice: "Il sacrificio che uno fa per arrivare negli USA spesso finisce in 20 minuti. Magari violentan tua moglie davanti a te e poi ti uccidono".

E visto che Trump ha deciso di incrementare i controlli i migranti hanno deciso di intraprendere nuovi percorsi più pericolosi. Con conseguente aumento del numero di morti.

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