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La Cina usa auto elettriche per spiare i cittadini?

Una Model X di tesla a Beijing, Cina (Photographer: Giulia Marchi/Bloomberg)
Una Model X di tesla a Beijing, Cina (Photographer: Giulia Marchi/Bloomberg)

In Cina nel 2018 sono state vendute più auto elettriche che nel resto del mondo. Secondo le stime, si è raggiunto il milione di nuove auto elettriche messe in commercio. Il boom degli Ev (electric vehicles) è in pieno svolgimento: il mercato ha fatto registrare quasi il +100 per cento rispetto al 2017 ed è in netta controtendenza rispetto a quello delle auto con motore a combustione.

Gli scooter elettrici

Nel 1999 le autorità cinesi decisero che i veicoli elettrici a due ruote, la cui velocità non superava i 20 chilometri orari, potevano essere equiparati alle biciclette. Oggi ci sono nel mondo 250 milioni di scooter elettrici e il 99 per cento si trova in Cina.

Dalle due ruote alle quattro

Negli ultimi dieci anni sono stati investiti 60 miliardi di dollari per creare un’industria automobilistica elettrica, spendendo anche in incentivi per il loro acquisto e penalizzando quello delle auto tradizionali. In città come Pechino e Shanghai, chi acquista un veicolo elettrico riceverà gratuitamente la targa necessaria alla circolazione.

Spingere i produttori a puntare sull’elettrico

La strategia è chiara: dopo aver garantito per anni la crescita del mercato attraverso incentivi economici, adesso la strategia del governo cinese è quella di costringere i produttori a fabbricare auto elettriche e penalizzare i consumatori che preferiscono auto a benzina o diesel. I taxi e i bus che circolano a Shenzhen sono tutti equipaggiati con un motore elettrico.

Le mosse commerciali dei marchi

Tesla ha appena iniziato la costruzione di una nuova fabbrica a Shanghai. Nissan, Toyota, Volkswagen, Bmw e Volvo sono pronte a competere sul mercato. Inoltre, in Cina ci sono oltre 100 produttori autoctoni di auto elettriche che non hanno alcuna intenzione di farsi sottrarre quote di mercato.

La questione della privacy

Non a tutti, in Occidente almeno, piacerebbe essere controllati dalla propria auto. In Cina non ci vanno molto per il sottile quando si parla di sorveglianza di massa. Da oltre un decennio il controllo pervasivo della popolazione passa anche attraverso le auto elettriche. La maggior parte degli utenti potrebbe non esserne consapevole, ma le loro auto inviano costantemente informazioni ai produttori: il luogo dove si trovano, lo stato della batteria, il tempo di ricarica e altro ancora. In Europa questo potrebbe essere un limite alla diffusione di auto elettriche di produttori cinesi.

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