Sul reddito di cittadinanza il governo rischia. Il M5S precisa: "Solo agli italiani"
La discussione sulla prossima legge di Bilancio entra nel vivo. Il Movimento 5Stelle mostra i muscoli: “Senza reddito di cittadinanza, il governo va a casa”. Il vicepremier, Luigi Di Maio, è sempre più in rotta con il ministro dell’Economia, Giovanni Tria. Il dibattito si è infiammato con l’ipotesi di estendere il reddito di cittadinanza anche ai cittadini stranieri.
La precedente misura
Il provvedimento introdotto del governo Gentiloni prevedeva che a questa misura potessero accedere “cittadini italiani o dell’Unione europea, residenti sul territorio nazionale”, e immigrati a condizione che “i Paesi d’origine avessero sottoscritto convenzioni bilaterali di sicurezza sociale” con l’Italia. E quello che il M5S vorrebbe introdurre con la prossima legge di Bilancio?
Priorità grillina
Il reddito di cittadinanza è un punto saliente del contratto di governo. ”Sin dalla sua nascita – spiega a in una nota il presidente della Commissione Lavoro del Senato, Nunzia Catalfo – il Movimento 5 Stelle ha pensato a questa come a una misura “mirata”, per dirla con le parole dell’Ocse, strettamente legata ad un serio potenziamento delle politiche attive del lavoro per troppo tempo dimenticate da chi ha guidato l’Italia negli ultimi anni”.
I soggetti destinatari
Il ministro Tria ha spiegato che spiegato che, oltre agli italiani e ai cittadini europei, la misura interesserà anche gli immigrati che risiedono in Italia. Il contratto di governo prevede che “il reddito di cittadinanza è una misura attiva rivolta ai cittadini italiani e di sostegno al reddito per i cittadini italiani che versano in condizioni di bisogno“. Le famiglie straniere sono circa 1 milione e 600mila, non hanno patrimonio immobiliare e, di conseguenza, accedono prima ai servizi sociali.
Solo agli italiani
“Abbiamo corretto la proposta di legge” iniziale sul reddito di cittadinanza. Parliamo di “una proposta di legge che non prevedeva ancora la platea”, ha commentato Di Maio in un’intervista a Radio Anch’io, per l’assegnazione del reddito “ma è chiaro che è impossibile, con i flussi immigratori irregolari, non restringere la platea e assegnare il reddito di cittadinanza ai cittadini italiani”. Soddisfazione della Lega: “E’ una precisazione che che accogliamo con grande piacere”, ha commentato Matteo Salvini.
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