Francesca Dellera

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Francesca Dellera nel 2012

Francesca Dellera, pseudonimo di Francesca Cervellera[1][2] (Latina, 2 ottobre 1965[1]), è un'attrice e modella italiana, sex symbol degli anni ottanta e novanta.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nata e cresciuta a Latina, dopo la maturità classica si trasferì a Roma, dove iniziò a lavorare come fotomodella.[3] L'avvenenza fisica le frutta diverse apparizioni in copertine di riviste nazionali e internazionali, ritratta anche da maestri della fotografia come Helmut Newton, Dominique Isserman, Greg Gorman, Michel Comte, André Rau, Annie Leibovitz e tanti altri. Nel 1985 e nel 1986 ha interpretato anche vari fotoromanzi Lancio sotto lo pseudonimo di Francesca Lisi.

Viene scoperta e lanciata nel 1987 dal regista Tinto Brass nel film erotico Capriccio, che le diede improvvisa celebrità e la consacrò nuovo sex-symbol del cinema italiano. Successivamente ha interpretato il ruolo della protagonista, a fianco di Gina Lollobrigida, nella miniserie TV in 3 puntate La romana di Giuseppe Patroni Griffi, adattamento televisivo dell'omonimo film diretto da Luigi Zampa nel 1954 (tratto da un romanzo di Alberto Moravia); lo sceneggiato ebbe 10 milioni di spettatori e Moravia la sceglie per dedicarle un'intervista sul settimanale L'Espresso, privilegio che aveva concesso solo a Claudia Cardinale e Sophia Loren.[4] Per l'interpretazione di questo sceneggiato vinse il gran premio internazionale dello spettacolo Telegatto. Il famoso critico cinematografico Tullio Kezich ha detto di lei: «La fisicità di Francesca Dellera è parlante, possiede quel qualcosa in più che hanno le figure schermiche di eccezione, tanto a suo agio davanti alla macchina da presa che quando è vestita sembra nuda, e quando è nuda sembra vestita».[5]La giornalista di moda e costume Natalia Aspesi la descrive così: «In confronto ai canoni asessuati della bellezza dei nostri giorni, Francesca Dellera è una ragazza d'altri tempi, il suo biancore soffice, carnale, è di quelli che non si vedono più, essendo oggi la femminilità anche vistosa completamente asessuata, come vuole la televisione, come vuole la moda».[6]

L'anno successivo ha interpretato il tv movie La bugiarda. In questo periodo compare in diverse campagne pubblicitarie, fra le quali quella dell’IP con la regia di Maurizio Nichetti, premiata come miglior spot dell'anno.

All'apice del successo, il regista Marco Ferreri (che la definì «la pelle più bella del cinema italiano[7]») rimase colpito dall'attrice e scrisse appositamente per lei il copione del film La carne[5], da lei interpretato insieme a Sergio Castellitto. Il film venne presentato al Festival di Cannes dove ebbe grande successo e diede a Francesca Dellera notorietà a livello internazionale. Federico Fellini, colpito dall'interpretazione nel film di Ferreri, la scelse per il ruolo della Fata per il film Pinocchio, un progetto al quale il regista pensava da tempo e che avrebbe dovuto avere Roberto Benigni nel ruolo del burattino; la scomparsa prematura del regista impedì però la realizzazione del film.[5][8]

Negli anni novanta si è trasferita in Francia, paese in cui l'attrice ha avuto un grande successo mediatico e dove ha girato il film L'orso di peluche di Jacques Deray accanto ad Alain Delon; ha sfilato anche come modella sulla passerella di Jean-Paul Gaultier. La rockstar Prince, dopo aver visto le sue foto, andò a Parigi per conoscerla e affittò un cinema per vedere da solo con lei il film La carne, proponendole di andare con lui in America ed essere la protagonista di un suo videoclip; tuttavia l'attrice rifiutò per altri impegni professionali presi precedentemente[9][10][11]. Nel 1997 compare nel libro dedicato ai 50 anni del Festival di Cannes.

Tornata in Italia, è stata la protagonista di Nanà, miniserie TV in 2 puntate per la regia di Alberto Negrin, adattamento dell'omonimo romanzo di Émile Zola. È stata poi protagonista nel 2006 del film per la TV in due puntate, di coproduzione francese, La contessa di Castiglione, diretta dalla regista Josée Dayan, accanto a Jeanne Moreau e Sergio Rubini.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatrici italiane[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Enrico Lancia e Roberto Poppi, Le attrici. Dal 1930 ai giorni nostri, Gremese Editore, 2003, p. 103.
  2. ^ Epoca, Volume 41, 1990
  3. ^ La scheda di Francesca Dellera. Biografia e filmografia, su Trovacinema.repubblica.it. URL consultato il 3 aprile 2012 (archiviato dall'url originale l'11 marzo 2011).
  4. ^ Renzo Paris e Enzo Siciliano, Alberto Moravia, La Nuova Italia, 1991, ISBN 8822110234.
  5. ^ a b c Natalia Aspesi, Francesca Dellera: "Io, Fellini e il Cavaliere", in Repubblica, 2 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2014).
  6. ^ Francesca Dellera, su Movieplayer.it. URL consultato il 14 dicembre 2012.
  7. ^ Giancarlo Dotto, Francesca Dellera, la pelle più bella del cinema italiano, in Gazzetta dello Sport, 21 gennaio 2009. URL consultato il 23 marzo 2012.
  8. ^ Fabbri, p. 89.
  9. ^ Dellera: "Prince, corteggiatore romantico. Affittò una sala per vedere 'La carne'", su Spettacoli - La Repubblica, 23 aprile 2016. URL consultato il 5 marzo 2019.
  10. ^ Francesca Dellera: «Prince voleva portarmi negli Usa, dissi no», su Corriere della Sera, 28 aprile 2016. URL consultato il 5 marzo 2019.
  11. ^ Francesca Dellera: "Io, Fellini e il Cavaliere", su Spettacoli - La Repubblica, 2 febbraio 2014. URL consultato il 5 marzo 2019.
  12. ^ Con il nome di Francesca Cervellera, cfr. Scheda sul sito dell'ANICA
  13. ^ La bugiarda (1989 TV Movie) – Full Cast & Crew, su http://www.imdb.com. URL consultato il 1º gennaio 2016.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN17432210 · ISNI (EN0000 0000 0924 0757 · SBN UBOV793898 · BNF (FRcb14170644m (data) · WorldCat Identities (ENviaf-17432210