Mandy Patinkin

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Mandy Patinkin a Washington nel 2008

Mandy Patinkin, pseudonimo di Mandel Bruce Patinkin[1] (Chicago, 30 novembre 1952), è un attore e cantante statunitense.

Apprezzato, oltre che per le doti recitative, anche per le sue qualità di cantante di musical (nel registro tenorile), è stato premiato con il Tony Award (per la sua performance in Evita) e l'Emmy Award, relativamente alla partecipazione al serial della CBS Chicago Hope[2].

Noto per il ruolo di Inigo Montoya in La storia fantastica[3], ha inoltre interpretato Quasimodo nel film The Hunchback[4].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Patinkin fin da piccolo vanta doti vocali non comuni, cantando nelle sinagoghe della sua città e in feste familiari. In seguito frequenta la Kenwood High School, l'Università del Kansas e la Juilliard School of Drama. Il suo debutto nel mondo dello spettacolo avviene a cavallo fra il 1978 e il 1979 con l'interpretazione sui palcoscenici di Broadway del ruolo del Che nel musical Evita (interpretazione che gli vale il Tony Award). Nei decenni successivi interpreta alcuni importanti musical, tra cui le produzioni originali di Sunday in the Park with George di Stephen Sondheim e The Secret Garden.

È conosciuto al grande pubblico, oltre che per il ruolo di Avigdor nel film Yentl (1983) diretto da Barbra Streisand, anche per quello di Inigo Montoya in La storia fantastica (1987)[3], per il ruolo del Dr. Jeffrey Geiger nella serie tv medical drama Chicago Hope[5], e per la sua interpretazione dell'agente speciale Jason Gideon, capo dell'Unità di Analisi Comportamentale nel serial televisivo Criminal Minds, telefilm da lui abbandonato all'inizio della terza stagione.

Nel 1982 Patinkin viene preso in considerazione da Giuliano Montaldo per il ruolo principale nel Marco Polo televisivo e, in un'intervista al regista sul set, quest'ultimo lo presenta come tale alla stampa. Partecipa al primo ciak, ma rinuncia al ruolo poiché le riprese prevedono un soggiorno di parecchi mesi in Mongolia, per cui viene sostituito da Ken Marshall.

Nel 1990 partecipa al film Dick Tracy, di Warren Beatty, e incide la canzone What Can You Lose, in duetto con la popstar Madonna, presente nell'album I'm Breathless. Dal 2011 al 2020 è nel cast della serie televisiva Homeland - Caccia alla spia, in cui interpreta il ruolo di Saul Berenson, al fianco di Claire Danes e Damian Lewis.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

È sposato con l'attrice Kathryn Grody da cui ha avuto due figli, di nome Isaac e Gideon. Nonostante i suoi critici lo considerino un carattere rude, Patinkin è particolarmente amato dai colleghi con i quali ha lavorato e dal mondo dello show business per il suo attivismo e le sue partecipazioni ad attività benefiche, come la New York bike ride, corsa ciclistica benefica che si tiene a New York.

Filmografia parziale[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

Broadway[modifica | modifica wikitesto]

  • The Shadow Box (1977)
  • Evita (1979)
  • Sunday in the Park with George (1984)
  • Follies in Concert, Lincoln Center (1985)
  • Mandy Patinkin in Concert: Dress Casual (1989)
  • The Secret Garden (1991)
  • Falsettos (1993)
  • Sunday in the Park with George (Tenth Anniversary Concert) (1994)
  • Mandy Patinkin in Concert (1997)
  • Mandy Patinkin in Concert: Mamaloshen (1998)
  • The Wild Party (2000)
  • Celebrating Sondheim (2002)
  • An Evening with Patti LuPone and Mandy Patinkin (2011)

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

  • 1979: Evita
  • 1984: Sunday in the Park with George
  • 1985: Follies in Concert
  • 1986: South Pacific
  • 1989: Mandy Patinkin
  • 1990: Dress Casual
  • 1990: I'm Breathless
  • 1991: The Secret Garden
  • 1994: Experiment
  • 1995: Oscar & Steve
  • 1996: Man of La Mancha (with Plácido Domingo)
  • 1998: Mamaloshen
  • 1999: Myths and Hymns
  • 2000: The Wild Party
  • 2001: Kidults
  • 2002: Mandy Patinkin Sings Sondheim
  • 2018: Diary: January 27, 2018
  • 2018: Diary: April/May 2018
  • 2019: Diary: December 2018
  • 2019: Children and Art

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Tony Award[modifica | modifica wikitesto]

Premio Emmy[modifica | modifica wikitesto]

  • 1995 - Miglior attore in una serie drammatica per Chicago Hope
  • 1996 - Candidatura al miglior attore ospite in una serie comica o commedia per The Larry Sanders Show
  • 1999 - Candidatura al miglior attore ospite in una serie drammatica per Chicago Hope
  • 2013 - Candidatura al miglior attore non protagonista in una serie drammatica per Homeland - Caccia alla spia
  • 2014 - Candidatura al miglior attore non protagonista in una serie drammatica per Homeland - Caccia alla spia
  • 2017 - Candidatura al miglior attore non protagonista in una serie drammatica per Homeland - Caccia alla spia
  • 2018 - Candidatura al miglior attore non protagonista in una serie drammatica per Homeland - Caccia alla spia

Golden Globe[modifica | modifica wikitesto]

Altri[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatori italiani[modifica | modifica wikitesto]

Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Mandy Patinkin è stato doppiato da:

Da doppiatore è sostituito da:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Mandy Patinkin Biography (1952-), su Film Reference. URL consultato il 30 novembre 2023.
  2. ^ (EN) Mandy Patinkin, su Emmy Awards. URL consultato il 30 novembre 2023.
  3. ^ a b (EN) Mandy Patinkin: 25 Years After 'The Princess Bride,' He's Not Tired Of That Line, su NPR, 5 ottobre 2012. URL consultato il 30 novembre 2023.
  4. ^ (EN) John J. O'Connor, The Hunchback, Without Singing Gargoyles, in The New York Times, 14 marzo 1997. URL consultato il 30 novembre 2023.
  5. ^ (EN) Alan Pergament, A CHANGE IN THE CAST OF 'CHICAGO HOPE', su The Buffalo News, 24 luglio 1995 (archiviato dall'url originale il 5 agosto 2017).

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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