Paolo Barilla

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Paolo Barilla (a destra) con il padre Pietro e i fratelli Luca e Guido (1988).

Paolo Barilla (Milano, 20 aprile 1961) è un imprenditore ed ex pilota automobilistico italiano, vicepresidente, insieme al fratello Luca, del gruppo Barilla, presieduto dal fratello Guido e, in precedenza, dal padre Pietro.

Carriera automobilistica[modifica | modifica wikitesto]

Paolo Barilla
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Automobilismo
Categoria Formula 1, Formula 2, International Formula 3000, Campionato del mondo sportprototipi
Termine carriera 27 ottobre 1991
Carriera
Carriera in Formula 1
Esordio 22 ottobre 1989
Stagioni 1989-1990
Scuderie Minardi 1989-1990
Miglior risultato finale 28º (1990)
GP disputati 15 (9 partenze)
Carriera in Campionato del mondo sportprototipi
Esordio 29 maggio 1983
Stagioni 1983-1986, 1988-1989, 1991
Scuderie Bandiera dell'Italia Scuderia Mirabella 1983
Bandiera dell'Italia Martini Racing Lancia 1983
Bandiera dell'Italia Euro TV Mirabella Racing 1983
Bandiera dell'Italia Martini Racing 1984
Bandiera della Germania Ovest Joest Racing 1985
Bandiera della Germania Ovest New-Man Joest Racing 1985
Bandiera della Germania Ovest Joest Racing 1985-1986
Bandiera del Giappone Toyota Team Tom's 1988
Bandiera della Germania Ovest Joest Racing 1988
Bandiera della Germania Ovest Blaupunkt Joest Racing 1988
Bandiera del Giappone Toyota Team Tom's 1988-1989
Bandiera della Francia Courage Compétition 1991
Miglior risultato finale 7º (1985, 1986)
GP disputati 29 (28 partenze)
GP vinti 2
Podi 8
Punti ottenuti 172
Statistiche aggiornate al Gran Premio di Spagna 1990

Paolo Barilla inizia a gareggiare nel 1975 e l'anno seguente vince il campionato italiano Karting 100 cm³. Nel 1980 partecipa al campionato Formula Fiat Abarth, preludio all'ingresso nel 1981 al campionato italiano di Formula 3, nel quale ben figura vincendo qualche gara e finendo terzo nella classifica generale.

Nel 1982 approda in Formula 2 con una Minardi, ma dal 1983 al 1988 fa sfoggio della sua tecnica di guida pilotando principalmente sport-prototipi di Gruppo C, vincendo in coppia con Klaus Ludwig e John Winter l'edizione 1985 della 24 Ore di Le Mans, al volante di una Porsche 956 del team Joest Racing.

La Porsche 956 con cui Barilla ha vinto la 24 Ore di Le Mans nel 1985.

Dopo una parentesi nel campionato di Formula 3000 giapponese, effettua alcuni test con il team Minardi. Queste prove gli danno l'opportunità di sostituire Pierluigi Martini al Gran Premio del Giappone 1989 di Formula 1 (gara che per Barilla finisce anticipatamente per problemi alla frizione) e di accaparrarsi uno dei due sedili della scuderia di Faenza per l'anno a seguire: tuttavia, non riesce ad essere veloce quanto il compagno di squadra Martini e manca per 6 volte la qualificazione alla gara domenicale, così viene rimpiazzato nelle ultime due gare da Gianni Morbidelli.

Dopo questa esperienza poco positiva, Barilla prese parte a qualche gara di vetture sport, dedicandosi però sempre di più all'azienda di famiglia. Nel 2002 ha guidato un camion Mercedes (co-pilota l'imprenditore amico Matteo Marzotto[1]), ottenendo un 8º posto al Rally Dakar, ripetendo l'esperienza nel 2004 (18º) e 2006 (20º)[2].

Carriera imprenditoriale[modifica | modifica wikitesto]

Conclusa la carriera automobilistica nel 1990, Paolo Barilla inizia nel 1991 il suo percorso imprenditoriale nell’azienda di famiglia presso la consociata Barilla France. Tre anni dopo, nel 1994, viene nominato vicepresidente del Gruppo Barilla, carica che ricopre tuttora. Nel biennio che va dal 1999 al 2000 ricopre nel Gruppo l’incarico di amministratore delegato[3].

Nel 2010 viene nominato presidente dell’associazione industriale AIDEPI (Associazione delle Industrie Dolciarie e Pastaie Italiane), costituitasi nello stesso anno[4]. Dal 2010 in poi, ricoprirà numerose cariche associative, fino ad essere designato, nel 2014, vicepresidente della Fondazione Barilla Center for Food & Nutrition, centro di pensiero multidisciplinare ed indipendente che lavora alla sostenibilità alimentare[5].

Nel 2016 Paolo Barilla viene eletto presidente dell’International Pasta Organization (IPO), associazione senza scopo di lucro dedicata ad aumentare il consumo e la consapevolezza della pasta, promuovendo la comprensione da parte dei consumatori del valore nutrizionale e dei benefici per la salute dell'alimento[6].

Da marzo 2017 a dicembre 2018 è presidente dell’Unione Italiana Food, di cui dal 1º gennaio 2019 è vicepresidente vicario, un incarico nel segno della continuità con gli impegni presi a tutela dell’industria, sia a livello nazionale che internazionale[7].

Da luglio 2020 è membro del consiglio direttivo di Confindustria[8].

È sposato da qualche anno con Samantha, canadese, ed hanno una figlia.

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Formula 1[modifica | modifica wikitesto]

1989 Scuderia Vettura Punti Pos.
Minardi M189 Rit 0 41º
1990 Scuderia Vettura Punti Pos.
Minardi M189B
M190[9]
Rit Rit 11 Rit NQ 14 NQ 12 NQ 15 Rit NQ NQ NQ 0 28º
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti/Non class. Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Squalificato Ritirato Non partito Non qualificato Solo prove/Terzo pilota

Campionato del mondo sportprototipi[modifica | modifica wikitesto]

1983 Scuderia Vettura Bandiera dell'Italia Bandiera del Regno Unito Bandiera della Germania Ovest Bandiera della Francia Bandiera del Belgio Bandiera del Giappone Bandiera del Sudafrica Punti Pos.
Scuderia Mirabella Lancia LC2 Rit 6 6 47º
Martini Racing Lancia LC2 Rit
1984 Scuderia Vettura Bandiera dell'Italia Bandiera del Regno Unito Bandiera della Francia Bandiera della Germania Ovest Bandiera del Regno Unito Bandiera del Canada Bandiera del Belgio Bandiera dell'Italia Bandiera del Giappone Bandiera del Sudafrica Bandiera dell'Australia Punti Pos.
Martini Racing Lancia LC2 3 4 Rit 3 Rit Rit 2 37 14º
1985 Scuderia Vettura Bandiera dell'Italia Bandiera dell'Italia Bandiera del Regno Unito Bandiera della Francia Bandiera della Germania Ovest Bandiera del Canada Bandiera del Belgio Bandiera del Regno Unito Bandiera del Giappone Bandiera della Malaysia Punti Pos.
Joest Racing Porsche 956 9 6 1 3 3 Rit NP 52
1986 Scuderia Vettura Bandiera dell'Italia Bandiera del Regno Unito Bandiera della Francia Bandiera della Germania Ovest Bandiera del Regno Unito Bandiera della Spagna Bandiera della Germania Ovest Bandiera del Belgio Bandiera del Giappone Punti Pos.
Joest Racing Porsche 956 Rit 6 Rit 5 4 1 44
1988 Scuderia Vettura Bandiera della Spagna Bandiera della Spagna Bandiera dell'Italia Bandiera del Regno Unito Bandiera della Francia Bandiera della Rep. Ceca Bandiera del Regno Unito Bandiera della Germania Ovest Bandiera del Belgio Bandiera del Giappone Bandiera dell'Australia Punti Pos.
Toyota Team Tom's Toyota 88 C
Toyota 88 C-V[10]
24 21 24 37º
Joest Racing Porsche 962 3 Rit
1989 Scuderia Vettura Bandiera del Giappone Bandiera della Francia Bandiera della Spagna Bandiera del Regno Unito Bandiera della Germania Ovest Bandiera del Regno Unito Bandiera del Belgio Bandiera del Messico Punti Pos.
Toyota Team Tom's Toyota 89 C-V 6 6 37º
1991 Scuderia Vettura Bandiera del Giappone Bandiera dell'Italia Bandiera del Regno Unito Bandiera della Francia Bandiera della Germania Bandiera della Francia Bandiera del Messico Bandiera del Giappone Punti Pos.
Courage Compétition Porsche 962 8 3 29º

12 Ore di Sebring[modifica | modifica wikitesto]

Anno Scuderia Costruttore Vettura Numero Categoria Classe Co-Pilota Giri Risultato
di classe
Risultato
assoluto
1986 Bandiera degli Stati Uniti Bayside Disposal Racing Porsche Porsche 962 86 Gran Turismo GTP Bandiera della Francia Robert "Bob" Wollek
Bandiera degli Stati Uniti Bruce Leven
36 Rit Rit
1988 Bandiera della Germania Ovest Joest Racing Porsche Porsche 962 0 Gran Turismo GTP Bandiera della Germania Ovest Louis Krages "John Winter"
Bandiera della Germania Ovest Frank Jelinski
309

1000 km del Nürburgring[modifica | modifica wikitesto]

Anno Scuderia Costruttore Vettura Numero Categoria Classe Co-Pilota Giri Risultato
di classe
Risultato
assoluto
1983 Bandiera dell'Italia Scuderia Mirabella Ferrari Lancia LC2 6 Gruppo C C Bandiera dell'Italia Giorgio Francia
Bandiera dell'Italia Piercarlo Ghinzani
29 Rit Rit
1984 Bandiera dell'Italia Martini Racing Ferrari Lancia LC2 5 Gruppo C1 C1 Bandiera dell'Italia Alessandro Nannini 206
1988 Bandiera della Germania Ovest Joest Racing Porsche Porsche 962C 7 Gruppo C1 C1 Bandiera della Francia Robert "Bob" Wollek 196

24 Ore di Le Mans[modifica | modifica wikitesto]

Anno Classe Gomme Vettura Squadra Co-piloti Giri Pos.
Assol.
Pos. di
Classe
1983 Gruppo C 6 D Lancia LC2
Ferrari 268C 2.6L Turbo V8
Bandiera dell'Italia Martini Racing Bandiera dell'Italia Alessandro Nannini
Bandiera della Francia Jean-Claude Andruet
135 Rit Rit
1984 Gruppo C1 5 D Lancia LC2
Ferrari 308C 3.0L Turbo V8
Bandiera dell'Italia Martini Racing Bandiera della Germania Ovest Hans Heyer
Bandiera dell'Italia Mauro Baldi
275 Rit Rit
1985 Gruppo C1 7 D Porsche 956B
Porsche Type-935 2.6L Turbo Flat-6
Bandiera della Germania Ovest New-Man Joest Racing Bandiera della Germania Ovest Klaus Ludwig
Bandiera della Germania Ovest Louis Krages "John Winter"
374
1986 Gruppo C1 7 G Porsche 956B
Porsche Type-935 2.6L Turbo Flat-6
Bandiera della Germania Ovest Joest Racing Bandiera della Germania Ovest Klaus Ludwig
Bandiera della Germania Ovest Louis Krages "John Winter"
196 Rit Rit
1988 Gruppo C1 7 B Toyota 88C
Toyota 3S-GT 2.1L Turbo I4
Bandiera del Giappone Toyota Team Tom's Bandiera del Giappone Hitoshi Ogawa
Bandiera del Regno Unito Timothy "Tiff" Needell
283 24º 15º
1989 Gruppo C1 36 B Toyota 89C
Toyota R32V 3.2L Turbo V8
Bandiera del Giappone Toyota Team Tom's Bandiera del Giappone Hitoshi Ogawa
Bandiera degli Stati Uniti Ross Cheever
45 Rit Rit

Formula 2[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Team 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 Punti Pos.
1981 Minardi Team SIL HOC THR NÜR VAL MUG PAU PER
Rit
SPA DON
10
MIS MAN 0 NC
1982 Minardi Team Srl SIL
7
HOC
Rit
THR
7
NÜR
15
MUG
Rit
VAL
11
PAU
NQ
SPA
12
HOC
12
DON
SQ
MAN
Rit
PER
Rit
MIS
8
0 NC
1983 Minardi Team Srl SIL THR HOC NÜR VAL PAU JAR DON MIS PER ZOL
Rit
MUG 0 NC

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Barilla e Marzotto Due «vip» alla Dakar, su archiviostorico.corriere.it, corriere.it. URL consultato il 31 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 9 aprile 2014).
  2. ^ (FR) DAKAR RETRO 1979-2009 (PDF), su dakar.com. URL consultato il 31 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2011).
  3. ^ Biografia Paolo Barilla, su Barillagroup.com
  4. ^ Organigramma AIDEPI, su Aidepi.it
  5. ^ Governance BCFN Archiviato il 7 maggio 2020 in Internet Archive., su Barillacfn.com
  6. ^ Paolo Barilla nuovo presidente International pasta organisation, su Adnkronos.com/
  7. ^ Organigramma Unione Italiana Food, su Unioneitalianafood.it
  8. ^ Confindustria - Bonomi rinnova la squadra, su Cavalieridellavoro.it/
  9. ^ Dal Gran Premio di San Marino 1990.
  10. ^ Ai 1000 km del Fuji.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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