Rissa al pronto soccorso - Presidente Piana al vetriolo "Altro che risorse"

Il presidente Piana ha invocato l'immediata espulsione dei responsabili

Rissa al pronto soccorso - Presidente Piana al vetriolo "Altro che risorse"
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Interviene anche il presidente del Consiglio regionale Alessandro Piana (Lega Nord)  a margine della furiosa rissa, con danni e feriti, che ha imperversato la scorsa notte al pronto soccorso dell'ospedale Borea di Sanremo (QUI)

"Altro che risorse "

“Paura anche nella sala d’aspetto dell’ospedale Borea di Sanremo. Altro che risorse- con queste parole si apre la nota stampa del presidente Piana -. Secondo quanto riferito stamane dai media, ieri sera quattro nordafricani, alterati dall’alcol, si sono affrontati con calci, pugni e coltelli.I parenti dei degenti sono stati messi al riparo dall’addetto alla vigilanza e dal personale sanitario. I carabinieri sono tempestivamente intervenuti e hanno sedato la rissa. Tuttavia, per bloccare definitivamente i violenti è stata impiegata un’ora e due militari dell’Arma alla fine sono rimasti feriti. Questa è l’ennesima conseguenza della politica di tolleranza che il centrosinistra e i vari buonisti hanno attuato in passato.

"In un paese civile gli ospedali dovrebbero essere inviolabili"

"Invece - continua -, in particolare in un luogo dove si salvano vite, frequentato da persone che cercano aiuto e sono in ansia per i loro cari, gravi episodi del genere non si possono tollerare.In un Paese civile gli ospedali devono essere inviolabili. Pazienti e parenti non possono rimanere ostaggio di violenti. I quattro stranieri ora potranno essere espulsi, anche grazie alle nuove norme previste dal Decreto Salvini, recentemente convertito in legge dal Parlamento.

"Pertanto - conclude Piana - mi auguro che i fatti vengano accertati al più presto e i responsabili vengano condannati e rimpatriati immediatamente al loro Paese. Un ringraziamento al personale sanitario del Borea che con professionalità ha protetto pazienti e parenti dei degenti, nonché ai Carabinieri che hanno evitato il peggio”.

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