Lega, Salvini fa il pieno a Roma. Oltre 700 i calabresi a piazza del Popolo

Il partito chiude con il passato. Via il verde e spazio al blu sovranista e grande attenzione alle regioni del Meridione. Per i prossimi appuntamenti elettorali i partiti tradizionali chiamati a fare i conti con l'ascesa del leader con la ruspa

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di Riccardo Tripepi
8 dicembre 2018
20:28
La delegazione leghista calabrese a Roma
La delegazione leghista calabrese a Roma

La Lega di Umberto Bossi, delle ampolle sul Po, dei raduni a Pontida non esiste più. La manifestazione di Roma la spazza via per sempre anche da un punto di vista cromatico: niente più verde, sostituito dal blu del nuovo polo sovranista. Non a caso Umberto Bossi non si è fatto vedere nella Capitale.

Le idee di Matteo Salvini sono chiare e, almeno per il momento vincenti. La Lega si è trasformata in un partito nazionale che si sta radicando sempre di più nel Meridione, anche per il fallimento dei partiti tradizionali che hanno ridotto il Mezzogiorno ai minimi termini.


 

Il segnale più forte di piazza del Popolo viene proprio dal Sud: tantissimi i militanti provenienti da Sicilia, Campania e Calabria, un tempo storiche roccaforti di Forza Italia e di Silvio Berlusconi che guarda sempre con maggiore timore all’ascesa di Salvini. Gli azzurri sono stati tra i più attivi, primo fra tutti il portavoce Giorgio Mulè, a criticare il leader leghista per il mancato annullamento della manifestazione dopo la strage di Ancona.

«Oggi a Roma ci saranno 50mila, 100mila persone che in maniera composta vogliono ragionare sul futuro del Paese, con la preghiera per chi crede, con totale rispetto e vicinanza alle vittime della tragedia nelle Marche». La risposta del leader leghista alle critiche per poi lasciare spazio ai programmi per il futuro: cambiare l’Europa, mantenere gli obiettivi di governo e aumentare il consenso.

Musica per gli oltre 700 militanti calabresi arrivati nella Capitale. Il coordinatore regionale Domenico Furgiuele si gode il momento. «Giornata storica per i leghisti calabresi che tra le 80mila persone, hanno testimoniato sostegno al ministro Salvini e all’azione del governo. In Italia il governo in 6 mesi ha fatto più di quanto non abbiano fatto gli ultimi 5 governi, ora tocca lanciare un messaggio chiaro in Europa, lo spread e le percentuali non potranno fermare la nostra voglia di cambiamento, abbiamo il dovere di anteporre la giustizia sociale e la politica con la P maiuscola agli interessi dell’alta finanza, per un’azione di rinnovamento che vedrà protagonista anche la nostra Regione».

Presenti anche i reggini Nuccio Recupero: «Ho visto tanti occhi lucidi in piazza. Veramente un momento emozionante» e la quasi senatrice Tilde Minasi: «Un momento di grande partecipazione, che ha visto in piazza non solo persone che direttamente si interessano alla politica, ma moltissimi cittadini che vedono nella Lega un movimento concreto, capace di parlare alla gente, in grado di recepire esigenze tramite l'ascolto e trasformarle in progettualità. È stata una manifestazione a mio avviso emblematica del grande sostengo di cui Salvini gode. Appoggio che certamente lui percepisce e che dimostra di voler tradurre in impegno. Sono stata contenta di aver partecipato poiché ho percepito l'interesse del partito, con in testa il suo segretario, verso i territori e le comunità. Ovviamente sarebbe stata una festa se questa giornata non fosse stata funestata dalle terribile notizie di Ancona. Ai ragazzi ed alle loro famiglie è andato il pensiero della piazza, come era giusto che fosse».

E’ chiaro ormai che in vista dei prossimi appuntamenti elettorali, in tutto il Meridione e anche in Calabria, si dovrà fare i conti con la Lega. Una novità che potrebbe stravolgere gli attuali assetti politici.

 

Riccardo Tripepi

Giornalista
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