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Aiuti ai bisognosi, case e punti di ascolto Patto contro la povertà

Giovanna Corrieri
Aiuti ai bisognosi, case e punti di ascolto Patto contro la povertà

Siglato il protocollo tra il Comune e il Terzo Settore Le associazioni: «Adeguare le leggi ai bisogni che mutano»

19 aprile 2019
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A Ferrara la povertà è affrontata e messa a fuoco grazie a una sinergia fra il Comune e gli enti del Terzo Settore, e lo è da tempo. Il protocollo per il contrasto alla povertà sottoscritto ieri dalle due parti è la formalizzazione di questa realtà.

Bisogni mutevoli

La povertà in città sta conoscendo un segnale di miglioramento, ha detto l’assessore ai servizi alla persona Chiara Sapigni, ma la sfida «è quella di adeguarsi e sostenere bisogni continuamente mutevoli. Oggi più che mai bisogna far fronte per esempio alle necessità di famiglie straniere e monogenitoriali in continuo aumento». Il medesimo appello da don Domenico Bedin (VialeK e Nadiya): «Occorre dare risposte ai bisogni che emergono e non aspettare leggi spesso non abbastanza pronte per accoglierli». E gli obiettivi del protocollo vanno in questa direzione, con l’istituzione di un “Tavolo Povertà” permanente che monitori le attività in atto, per esempio, o con percorsi formativi per volontari sulla capacità di ascolto, con la sollecitazione di ulteriori sottoscrizioni del protocollo, e con il consolidamento di quanto già fatto.

Il Piano Povertà

È stato poi ricordato il “Piano Povertà” del Distretto Centro-Nord che prevede il rafforzamento dei punti d’ascolto e il progetto “Inside” per i senza fissa dimora, con due appartamenti di co-housing e uno di transizione per donne; e la nascita nel 2016 dell’Emporio solidale Il Mantello che «in due anni e mezzo ha raggiunto 873 persone e 227 famiglie», ha riferito la presidente Giulia Fiore. Il futuro? «Vogliamo potenziare l’accompagnamento alla persona: servizi con psicologi, orientamento al lavoro o progetti per fare sport gratis».

Secondo Maria Chiara Lega (Sav) «le famiglie che si rivolgono a noi sono leggermente diminuite da quando c’è Il Mantello» e per migliorare l’offerta propone «uno sportello Sav anche in ospedale, a Cona o in corso Giovecca». Ma il lavoro delle associazioni rimane complesso: «In dieci anni di lavoro abbiamo accolto undici famiglie – racconta Chiara Pietro Grande (Comitato Alba Nuova) – Forniamo alloggi in comodato gratuito alle famiglie con sfratto esecutivo».

Giovanna Corrieri

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