La Nuova Ferrara

Quel sovrano diventato apostolo di pace Ferrara celebra il beato Carlo I d’Austria

Quel sovrano diventato apostolo di pace Ferrara celebra il beato Carlo I d’Austria

Il legame con la casa d’Este con l’arrivo oggi delle reliquie. Un personaggio diventato il simbolo del ripudio alla guerra

01 dicembre 2018
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Per una serie di avvenimento storici tragici, Carlo d’Asburgo-Este divenne l’ultimo imperatore dell’impero austroungarico. Succedette al trono alla morte di Francesco Giuseppe nel 1916. Il vecchio imperatore infatti aveva dapprima pianto la morte del figlio Rodolfo, discendente diretto, che si tolse la vita nel 1989 a Mayerling. Poi ci fu l’attentato di Sarajevo nel 1914 dove venne assassinato l’altro discendente al trono Francesco Ferdinando.

L’inutile strage

Diventato Imperatore nel periodo nevralgico della Prima Guerra Mondiale, Carlo I si adoperò per trovare una valida soluzione di pace per far cessare - e in questo era in perfetta sintonia con il pontefice dell’epoca, Papa Benedetto XV - quell’inutile strage.

Le virtù morali

Ultimo sovrano della duplice monarchia austro-ungarica, ne dovette subire il crollo, pur essendo tanto diverso dai suoi predecessori, per la sua religiosità, dirittura morale, visione sociale e riforma di uno Stato assolutista in uno confederale. La Radio Vaticana, il 3 novembre 1949 annunziava l’apertura del processo di beatificazione, gli atti furono consegnati alla Congregazione dei Riti il 22 maggio 1954; a maggio 2003 sono state riconosciute le “virtù eroiche” e quindi il titolo di venerabile. È stato infine beatificato da Papa Giovanni Paolo II il 3 ottobre 2004.

Celebrazioni a Ferrara

Alla presenza dell’arcivescovo Gian Carlo Perego, del vice-postulatore della causa mons. Arnaldo Morandi e dell’Arciduca Martino d’Asbugo-Este nipote del beato Carlo, ci sarà la consegna permanente di tre reliquie ex ossibus in diocesi, donate dalla Postulazione della causa di canonizzazione. La prima reliquia giungerà oggi nel monastero delle monache benedettine di Sant’Antonio in Polesine, dove alle ore 18 si terrà una veglia di preghiera e una sacra rappresentazione che ripercorre le ultime ore di vita del beato Carlo, dal titolo “Carlo d’Asburgo-Este e la nostalgia della santità”, messa in scena dalla compagnia teatrale “La maschera di Cristallo”.

Le monache benedettine hanno realizzato una preziosa icona che, insieme a una seconda reliquia, sarà posta in cattedrale, domani, durante il solenne pontificale presieduto da mons. Perego alle ore 19, con installazione permanente nell’altare di Maria Regina dei Santi. Per l’occasione è stata concessa la benedizione papale con annessa indulgenza plenaria dalla penitenzieria apostolica. Una terza reliquia troverà, invece, prossimamente dimora nel santuario di San Luca, sede della “Gebetsliga – Unione di preghiera beato Carlo per la pace e la fratellanza tra i popoli” che si è adoperata insieme all’arcidiocesi, per far arrivare le reliquie a Ferrara.

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