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A Roatto si studia un circuito di mountain bike
Attualità

A Roatto si studia un circuito di mountain bike

 L’idea è nata dall’incontro tra il Comune di Roatto e Daniele Belvisi titolare del negozio “Go Bike” di Villafranca

Un circuito tra prati e boschi per mountain bike e ciclo cross, le bici da corsa con copertoni da fuoristrada. L’idea è nata dall’incontro tra il Comune di Roatto e Daniele Belvisi titolare del negozio “Go Bike” di Villafranca. «Il percorso è già stato protagonista di alcuni bike test, ma saremo operativi dalla prossima primavera», spiega Daniele. «L’ingresso sarà libero e il nostro negozio si occuperà di vendita, noleggio e riparazioni di biciclette». Il terreno, di poco meno di tre ettari, si trova subito sotto il parcheggio del cimitero di Roatto, è di proprietà del comune e dal 1° gennaio destinato all’allestimento del circuito sportivo.

«Vogliamo creare un polo di attrazione per gli appassionati di bicicletta e i turisti, sempre più numerosi, che scelgono di trascorrere una vacanza sulle nostre colline e da qui – sottolinea il sindaco Bruno Colombo – portarli alla scoperta della rete sentieristica, degli agriturismi e delle piccole realtà produttive che costellano i comuni del nord astigiano riuniti nel progetto di riqualificazione finanziato dalla Regione». Il circuito ciclabile sarà infatti una sorta di “punto di partenza”. I fruitori potranno divertirsi a sperimentare i percorsi tracciati tra prati e bosco oppure scegliere di imboccare uno dei sentieri che arriveranno a collegare astigiano e Roero. Tra gli itinerari escursionistici finanziati dalla Regione Piemonte nell’astigiano, tre porteranno a Roatto: “La via dei Santi”, “La via dei Briganti” e “La via dell’Acqua”.

Percorsi, aree di sosta, cartellonistica e piccoli interventi di riqualificazione nei 20 comuni attraversati da questi sentieri percorribili a piedi, in bicicletta o a cavallo hanno ottenuto la scorsa primavera un finanziamento di 300 mila euro e dovranno essere completati entro il 31 marzo 2018. Insieme a Roatto, i comuni di Cantarana, Castellero, Cortandone, Maretto, Monale, San Paolo Solbrito, Baldichieri, Villafranca, Cisterna, Antignano, Revigliasco, Tigliole, San Damiano, Celle Enomondo, Cellarengo, Ferrere, Valfenera, San Martino Alfieri, Villanova. Stesse scadenze e progetti analoghi, uniti dal filo rosso della valorizzazione del patrimonio paleontologico astigiano, riguarderanno: “I cammini delle colline ombrose e delle colline chiare” che ha come capofila il comune di Calliano e ambisce ad abbracciare tre vallate, a nord, in direzione di Moncalvo, e a nord-ovest, in direzione di Frinco e Cortanze per un totale di 19 comuni e 160 km di itinerario; il “Cammino delle Colline Sacre” che toccherà i comuni di Castelnuovo Don Bosco, Piovà Massaia, Cerreto, Pino d’Asti, Capriglio, Montafia, Cortazzone, Viale, Cunico, Montiglio, Robella, e un tracciato lungo il percorso delle Cinque Torri della Valle Bormida che si congiungerà con l’Alta via dei Monti Liguri.

«I progetti stanno prendendo vita su tutto il territorio, nel frattempo – aggiunge l’architetto Simona Paniati – la misura 7.5.2 del Gal BMA ha individuato 27 microaree composte da tre a cinque comuni all’interno delle quali sarà possibile effettuare piccoli investimenti per completare quelle porzioni di itinerario rimaste escluse dal finanziamento regionale».

Marzia Barosso

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