Brucia Notre Dame

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La Cattedrale dedicata alla Nostra Signora, uno dei simboli cristiani d’Europa e del mondo, divorata dal fuoco proprio pochi giorni prima della Passione, morte e Risurrezione di nostro Signore è certamente un segno, voluto dall’Alto o meno, di quanto sta accadendo nell’uomo che con i suoi comportamenti sta decretando la sconfitta del Cristo Salvatore. Con il fuoco distruttore della chiesa si stanno spegnendo gli ultimi bagliori della fede cristiana.

La stessa guglia con in cima la Croce, la flèche, bruciata come un fiammifero, distrutta e abbattuta dal fuoco indicava a ognuno di noi la retta via da seguire e con i suoi circa 100 metri ci esortava a guardare verso il cielo, verso l’Alto. E se a Lui crediamo dobbiamo riconoscere che ormai il nostro cammino sarà più impervio che mai. Avremo, però, con noi la Croce dorata dell’altare maggiore, rimasta intatta fra le macerie di parte della Cattedrale e sarà il “segno” che salverà l’Europa, tutti noi: “in hoc signo vinces”, sotto questo segno vincerai”, che protesse e portò alla vittoria Costantino.

La Croce è rimasta integra, solida, durevole e ferma mentre tutto intorno brucia e crolla, “mentre il mondo cambia”. E’ la storia del Cristianesimo”, è stato affermato. E’ la storia del cristiano che ha il suo simbolo per eccellenza: la Croce, “perseguitata, offesa, osteggiata e dileggiata” e a volte disconosciuta e rinnegata. Non mi voglio dilungare su quello che Notre Dame rappresentava, e rappresenta per fortuna ancora, la storia del nostro cristianesimo con i suoi simboli incorrotti e incorruttibili della Passione di Cristo.

In queste ultime ore il dolore dei parigini è il dolore di tutta l’Europa – credenti, atei e miscredenti – ma non di una piccola pattuglia di pseudo intellettuali, che riescono ad essere figli della famosa madre sempre incinta. Con le fiamme che hanno devastato la cattedrale si è accesa, o riaccesa, la fede proprio nella Settimana Santa a dispetto del laicismo, del relativismo, dello scetticismo e della secolarizzazione che stanno invadendo la Francia e l’intera Europa.

Un Miracolo nel dramma ma che da essa può partire la rinascita? Può darsi, anzi si spera che ciò accada. Che la Croce salva ci faccia risorgere a nuova vita. Tutti. La Cattedrale sarà ricostruita, ma quella nuova sarà soltanto una copia, magari accurata e bella, ma non avrà “onore, valore e significato dell’originale”. Sarà una copia senza anima perché la Notre Dame con la sua storia, sacra e profana, non sarà più quella che ha segnato per circa nove secoli la vita di Parigi e dell’Europa. Che la Nostra Signora e la Croce ci proteggano ora e sempre. In signo crucis.

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