Campospinoso, la storia si legge lungo la ciclabile
CAMPOSPINOSO. La storia di Campospinoso e del tragitto francigeno in Oltretrepo è raccontata sui nuovi cartelli che arricchiscono il percorso della nuova pista ciclabile che collega l'abitato di Case...
CAMPOSPINOSO. La storia di Campospinoso e del tragitto francigeno in Oltretrepo è raccontata sui nuovi cartelli che arricchiscono il percorso della nuova pista ciclabile che collega l'abitato di Case Nuove alla frazione Baselica di Albaredo Arnaboldi. Il primo cartello è appena stato installato e racconta della via Albericia dal Medioevo al Settecento, gli altri tre cartelli invece saranno posizionati mercoledì. Il primo cartello parla della via Albericia che fu aperta nel 1788 come testimonia un’iscrizione incisa su una lapide all’inizio della strada. A realizzarla o meglio a rendere rettilinea una strda più antica di cui si hanno notizie fin dal XII secolo fu Alberico XII, figlio di Antonio d’Este Visconti Trivulzio, principe di Barbiano Belgioioso. «La via Albericia era un itinerario secondario rispetto a quello francigeno di Belgioioso-Corteolona, - spiega il sindaco Paolo Fasani -ma ci sono le testimonianze del passaggio dei pellegrini nell'oratorio di Lago dei Porzi che si trova sulla strada che da Albaredo porta a San Cipriano». Infatti sulla facciata della chiesetta, che data intorno all'anno Mille, c'è il simbolo dei frangeni: la formella del piatto, segno di ospitalità e carità. La pista cilabile è costata 275mila euro, di cui 135 arrivati dalla Regione. Il resto è stato pagato dai municipi di Campospinoso, Albaredo e dall'Unione dei Comuni. (l.l)
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