Ex Dogana, Forza Italia difende il piano edilizio
PAVIA. «Non si può bloccare lo sviluppo della città per una questione ideologica». Sul progetto dell’ex Dogana l’opposizione pungola l’amministrazione dopo che la proprietà ha confermato la sua...
M. Fio.PAVIA. «Non si può bloccare lo sviluppo della città per una questione ideologica». Sul progetto dell’ex Dogana l’opposizione pungola l’amministrazione dopo che la proprietà ha confermato la sua intenzione di andare avanti con il recupero dell’area dismessa. Sui 98mila metri quadrati di capannoni e terreni tra via Donegani e viale Campari dovrebbero sorgere case, due market, alcuni uffici, un ristorante, una palestra-auditorium e una mini-scuola (nove aule, per la precisione). «Al termine della legislatura è gravissimo apprendere che anche sulla possibilità certa di riqualificare un’area dismessa e rilanciare un quartiere la maggioranza litiga – attacca Antonio Bobbio Pallavicini, consigliere di Forza Italia –. Questa è la maggioranza del no e del forse. Pavia ha tanti spazi che vanno recuperati, in un momento in cui anche Arpa certifica la bonifica è folle non prendere al balzo l’occasione, ovviamente tutelando l’interesse pubblico».
La maggioranza si è divisa sul progetto in particolare per l’intervento della scuola, ritenuta da alcuni consiglieri insufficiente per le esigenze della città, e per la realizzazione di due supermercati in una zona che ne vede già uno poco distante, in viale Campari. «Ma la politica deve tutelare l’interesse della collettività – insiste Bobbio Pallavicini –. In questo rientrano i servizi, che possono essere la scuola, appunto, ma anche il sottopasso di San Giovannino che non si riesce a fare da decenni. È evidente che la proprietà chiederà quote di commerciale, ma sull’agenda amministrativa questo progetto deve essere la priorità. Bisognerebbe subito individuare un Rup, un responsabile unico del procedimento, che sia interlocutore unico per la società proponente per creare un tavolo e andare avanti con l’intervento». —
M. Fio.
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