Belgioioso, don Roberto è il nuovo parroco Ieri la sua prima messa
Succede a don Tino Baini Guiderà anche la parrocchia di Torre de’ Negri «Il mio primo pensiero alle famiglie bisognose»
Stefania PratoBELGIOIOSO
È don Roberto Belloni il nuovo parroco di Belgioioso e Torre de’ Negri. Succede a don Tino Baini che ha guidato le parrocchie per 13 anni e le cui dimissioni, rassegnate al compimento dei 75 anni di età, sono state accolte dal vescovo Corrado Sanguineti.
la messa d’ingresso
Ieri pomeriggio la festa che ne ha suggellato l’ingresso ufficiale alla guida delle due parrocchie e la messa alla presenza del vescovo. Don Roberto è stato per 6 anni vicario parrocchiale a Belgioioso e, prima ancora, è stato vicario per 5 anni a Certosa. «Il vescovo mi ha chiesto di prendere il posto di don Tino, ponendomi alla guida di due comunità parrocchiali – fa sapere don Roberto –. Finora mi sono occupato soprattutto dell’oratorio. Ora allargherò lo sguardo all’intera collettività a cui presterò la massima attenzione e nei cui confronti avrò capacità di ascolto. Avrò cura delle famiglie, degli anziani, dei malati, dei bisognosi, consapevole del prezioso aiuto che arriva dal mondo del volontariato che ha un ruolo fondamentale all’interno della nostra comunità. Ora il mio compito sarà quello di sintetizzare i cammini dei singoli in un unico cammino che è quello della comunità ecclesiale».Al suo fianco, come collaboratore pastorale, ci sarà don Stefano Sabbioni che lascia la parrocchia di Cura che serviva dal 2017. Don Tino invece è stato nominato collaboratore pastorale della parrocchia del Santissimo Salvatore a Pavia.
Ieri alle 17,30 il corteo con la banda di Santa Cecilia dall’oratorio fino a piazza della Libertà, dove si è svolto l’incontro con le associazioni, per poi raggiungere la chiesa di San Michele. Sul sagrato, ad attendere il nuovo parroco, c’erano i sindaci di Torre de’ Negri, Mara Riboni, e di Belgioioso, Fabio Zucca. «Accogliamo don Roberto con grande affetto. – sottolinea Zucca -. Una continuità spirituale importante in un momento di rinascita della nostra collettività dopo la pandemia che Comune e parrocchia hanno affrontato insieme. Ora dobbiamo pensare a ricostruire la città dal punto di vista sociale. Succede a sacerdoti che hanno segnato la storia di Belgioioso e non solo. Come don Leo Cerabolini che ha fondato la Casa dell’Accoglienza».—
Stefania Prato
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